I ritardi burocratici da parte della Regione nella presentazione della documentazione necessaria per la richiesta di accreditamento comportano pesanti ricadute per le strutture di residenzialità psichiatrica.
La Giunta ha concesso una proroga "congrua" dei tempi che scadevano il 5 gennaio (!), bollando però le richieste delle aziende come "tentativi strumentali di far saltare la delibera".
E' il solito atteggiamento arrogante di un Assessore alla Sanità ormai allo sbando. Non siamo disposti a tollerare ripercussioni sanitarie sui pazienti psichiatrici, per questo da due anni stiamo seguendo le vicende dell'ennesima DGR imposta dall'alto senza confronto, sempre nella speranza che metodi e contenuti possano cambiare per il bene dei Piemontesi. O con l'uscita dal piano di rientro o con una nuova maggioranza regionale.
Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte
Vicepresidente Commissione regionale Sanità