/ Politica

Politica | 21 novembre 2025, 18:02

Forza Italia, giustizia negata e avvio campagna per il referendum (senza partiti, per evitare l’effetto Renzi)

Da Tortora a Ligresti, da Padovano a Burzi. Il 21 novembre il partito di Berlusconi ricorda le vittime di malagiustizia, mentre prepara la corsa al Sì per la separazione delle carriere

Forza Italia torna a parlare di Giustizia

Forza Italia torna a parlare di Giustizia

Dal caso Jonella Ligresti - incarcerata poi assolta - all’ex bianconero Michele Padovano, accusato per traffico internazionale di stupefacenti e condannato a 24 anni: anch’egli assolto. Passando per Gilberto Morelli, imputato per omicidio: sentenza annullata in Cassazione. E ancora il consigliere regionale Angelo Burzi, finito nella buriana di Rimborsopoli: una vicenda che, nonostante l’assoluzione, lo avrebbe scosso al punto da spingerlo, a 73 anni, a togliersi la vita con un colpo di pistola. 

Per Forza Italia non serve andare lontano. Basta stare nei perimetri del Tribunale di Torino, senza scomodare una vittima simbolo di malagiustizia come Enzo Tortora. I casi  sono ovunque e oggi i forzisti li ricordano con la giornata della giustizia negata, cavallo di battaglia del partito di piazza San Lorenzo in Lucina. 


"Il giorno che aprì l'uso politico nella giustizia"

Una data non casuale.  “In quel giorno del 1994 Silvio Berlusconi seppe dell’avviso di garanzia (in realtà un invito a comparire ndr) mentre stava presiedendo il G7 di Napoli (in realtà si trovava a una conferenza internazionale sulla criminalità organizzata ndr-bis)”. A dirlo è Roberto Cota, già governatore del Piemonte in quota Lega - proprio ai tempi di Rimborsopoli - oggi passato in Forza Italia. E, in quanto avvocato, Responsabile regionale del Dipartimento Giustizia del gruppo politico. 

Quello scoop del Corriere della Sera, che pubblicò la notizia prima ancora che l’allora premier ne fosse informato, aprì, secondo i forzisti, l’era dell’uso politico nella giustizia. 

Se si sommano insieme tutti coloro che ricevono un’ingiusta detenzione - spiega Marco Fontana, segretario cittadino di Forza Italia - riempiremo un comune dell’hinterland torinese”. “Ogni volta che succede un caso di giustizia negata - sostiene il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo - è una ferita aperta che riguarda un’intera comunità”. “Incalcolabili i danni se sei inquisito e lo viene a sapere il mondo intero - aggiunge poi il senatore Roberto Rosso -, magari pubblicando le intercettazioni se sei un inquisito celebre. Molto spesso è solo gossip, ma i morti per le conseguenze sono tantissime.” E c’è il tema dei costi: “Gli indennizzi per ingiusta detenzione nel 2023 sono stati 27,8 milioni di euro. Non lo diciamo noi, ma sono fonti del Ministero della Giustizia. Così come, per esempio, nel 2022, il numero di richieste di archiviazione di procedimenti sono arrivate a una percentuale del 109%”, aggiunge Beatrice Rinaudo, Responsabile Dipartimento Giustizia FI Torino.  

Verso il referendum sulle carriere

Una ricorrenza che arriva in un momento topico, con la campagna per il referendum costituzionale sulla separazione delle carriere - e non solo - pronto a partire. Per quanto si smarchi dal tentativo di politicizzare il quesito su cui saranno chiamati a votare gli italiani (presumibilmente entro fine marzo), Forza Italia rivendica la paternalità di una battaglia fortemente sostenuta, finché era in vita, da Silvio Berlusconi. Non a caso dopo la doppia approvazione alla Camera e al Senato molti esponenti erano scesi in Piazza Navona con una gigantografia del Cavaliere e improvvisando un flashmob. 

Evitare l'effetto-Renzi

Ma la volontà è quella di evitare personificazioni, memori dell’effetto Renzi sul referendum del 2016. "Sbagliato che il referendum sia terreno di scontro politico”, sostiene ancora Cota. Anche perché, spiegano da FI, nello stesso perimetro del Partito Democratico in diversi, come Debora Serracchiani, in passato avevano firmato la mozione Martina che prevedeva la separazione delle carriere. E oggi si trovano, per ragioni ideologiche, dall’altra parte della barricata. 

Il comitato del Sì nei capoluoghi 

Come fare quindi a evitare una campagna politica? In Piemonte verranno organizzate iniziative almeno in tutti i capoluoghi di provincia, attraverso un comitato del “Sì” per spiegare le buone ragioni per cui si dovrebbe votare in modo affermativo alla modifica di quattro articoli della Costituzione. A farsi promotori, spiegano, saranno operatori del settore, come magistrati o esperti del tema, non necessariamente legati a Forza Italia (o altre forze di coalizione che sostengono la separazione). 

Un nome è quello di Antonio Rinaudo, per 41 anni magistrato della procura di Torino, oggi presente alla conferenza organizzata dal gruppo azzurro nella sede di via Saluzzo. 

Il fatto che una persona come me, che non ha più ambizioni lavorative, si spenda per questa battaglia - ha detto Rinaudo - è un segno tangibile di quanto sia necessario un cambiamento. Oggi i Pm sono succubi della polizia, perché non hanno struttura e personalità. Ci vuole il physique di rôle. Un Pm deve accrescere la cultura della ricerca della prova, così come un giudice deve portare avanti la cultura della giurisdizione, ovvero di decidere secondo giustizia” .

L'allineamento all'Europa

Della bontà del referendum, su cui i sondaggi al momento propendono per una vittoria del sì, si è detto favorevole anche Roberto Capra, presidente della Camera Penale “Vittorio Chiusano” Piemonte Occidentale e VdA, che ha parlato dell’importanza di ripristinare un’equidistanza tra chi accusa e chi inquisisce, raffigurabile plasticamente da un triangolo isoscele.

Non ci deve sorprendere questo cambiamento - sostiene Capra - a non avere la separazione delle carriere in Europa siamo rimasti i soli con Bulgaria, Romania e Turchia. Così come non c’è problema a creare due Csm separati, basati sulla logica del sorteggio”.

Daniele Caponnetto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium