"Accogliamo con favore il nuovo corso della Lega in Consiglio regionale annunciato da Gianna Gancia che, all'improvviso, intende iniziare a fare il proprio mestiere: opposizione a Chiamparino. I leghisti potevano svegliarsi prima, non dopo due anni e mezzo dall'insediamento e, curiosamente, in coincidenza con la perdita di una poltrona. Ma tant'è". A dirlo è il Gruppo Regionale del M5S, che prosegue:"Fino ad oggi l'opposizione leghista in Consiglio regionale s'è vista ben poco. Non lo dicono i “grillini”, ma i numeri. Appena 39 interrogazioni e 19 atti d'indirizzo prodotti dal Gruppo Lega Nord in 30 mesi di lavoro. Tanto per fare un esempio, il solo Consigliere M5S Giorgio Bertola, come primo firmatario, ha prodotto 67 interrogazioni e 39 atti d'indirizzo, più dell'intero Carroccio. A livello di gruppo non c'è partita: 423 atti d'indirizzo e 539 interrogazioni per il Movimento 5 Stelle, con una media per consigliere regionale di 52 atti e 67 interrogazioni a testa".
"Per non parlare", proseguono gli esponenti pentastellati, "delle presenze in tutte le Commissioni regionali, dove i fazzoletti verdi si sono notati di rado come le proposte, poco più di zero, avanzate in due anni e mezzo di Consiglio regionale. “Non è mai troppo tardi” verrebbe da dire. Né per imparare a leggere e scrivere, come la fortunata trasmissione degli anni '60, né per fare opposizione".
"In attesa di assistere al nuovo corso annunciato da Gancia, ci permettiamo di ricordare che l'esclusione della Lega dall'Ufficio di presidenza è dovuto, sostanzialmente, a lotte interne del centrodestra. La nomina di un rappresentante del Movimento 5 Stelle è invece un fatto di democrazia. Un ruolo di garanzia dovuto alla prima forza politica d'opposizione in Regione Piemonte", conclude il M5S.














