Un nuovo polo di ricerca specializzato nell’approfondimento dell’attività di investimento di medio e lungo termine, è stato presentato questa mattina da Gianmaria Ajani, rettore di UniTo, Elisa Luciano, coordinatrice del progetto, e Pietro Terna, presidente del Collegio Carlo Alberto.
In una cornice finanziaria instabile, da cui i mercati ne risultano destabilizzati, il ruolo degli LTI – long term investors – come fondazioni bancarie, no profit, compagnie assicurative o fondi pensione, diventa cruciale. Essi infatti, dovendo realizzare obiettivi di lungo periodo, possono sostenere le esigenze di finanziamento dell’economia reale senza destabilizzare i mercati finanziari con attività speculative.
Il ruolo degli LTI è al centro dell’agenda di G20, G7, OCSE, nonché di estremo interesse per l’autorità politica economica e i ‘regulator’, come Banca d’Italia, la Commissione Europea e il Fisco. Il dibattito sull’impatto che questi investitori hanno sui prezzi, sui rendimenti, sul volume degli scambi è acceso, anche a causa della scarsità di dati pubblici sulle loro azioni e portafogli.
In questo ambito socio-economico, l’Università di Torino, in concerto con il Collegio Carlo Alberto e supportati da partner privati, ha istituito il think tank Long-Term Investors@UniTo, strumento teso ad affrontare e sviluppare le tematiche legate all’investimento di lungo periodo attraverso ricerca e formazione. 1 milione e 200 mila euro (260 mila per anno) la cifra stanziata per il progetto, che avrà una durata minima di 5 anni.
L’intenzione è avvalersi di esperti internazionali, reclutati tramite bandi pubblici. Long-Term Investors@UniTO mette in atto un partenariato pubblico-privato, in cui i partner privati (Compagnia San Paolo e Reale Group, tra gli altri) offrono ai ricercatori l’accesso a dati anonimizzati per consentire ricerche approfondite su dati inediti. La ‘messa a terra’ della ricerca verrà anticipata da un’attività di discussione con i regulator.
Tra i nomi di chi ha preso parte al comitato scientifico, oltre a nomi illustri del panorama accademico nazionale, anche profili internazionali quali Jonathan Macey, professore alla Yale School of Law e Jean Charles Rochet della Swiss Finance Institute.