Giovani, futuro, opportunità: si può riassumere con queste tre parole l’incontro di oggi pomeriggio tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e i rappresentanti dell’Opera Torinese del Murialdo, tenutosi nel corso della pausa caffè in Etikø diversamente bistrot, una della imprese sociali dei murialdini.
Dopo essere stato accolto nel locale, oggi aperto normalmente al pubblico, dal Direttore generale dell’Opera don Danilo Magni e dal Presidente della Regione Sergio Chiamparino e dalla Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino, al Premier sono state illustrate da don Danilo Magni le molteplici attività promosse, tutte incentrate sui più giovani, con particolare attenzione alle fasce più deboli o emarginate: l’obiettivo è offrire loro un’occasione per costruire il proprio futuro facendo leva sull’istruzione, la formazione e l’avviamento al lavoro. Per questo il Murialdo opera attraverso numerose imprese sociali, che rappresentano un’occasione di formazione e di prova “sul campo” per le ragazze e i ragazzi coinvolti.
La scelta di inserire l’Opera del Murialdo nella giornata torinese dedicata al terzo settore rappresenta un importante riconoscimento per questa realtà che lavora da oltre 150 anni in maniera instancabile per offrire ai ragazzi un’occasione per costruire il proprio futuro.
Le attività di formazione del Murialdo fanno riferimento a ENGIM, il centro formativo nazionale che è stato illustrato dal suo Presidente Padre Antonio Lucente, a cui è seguito un saluto con alcuni dei giovani allievi della sede torinese, diretta da Marco Muzzarelli: i ragazzi hanno raccontato le loro storie e le aspirazioni per il futuro.
A seguire Antonio Di Donna, Presidente di Spes, ha presentato al Presidente alcune imprese sociali e la possibilità di unire profit e sociale in formule nuove, come appunto quella di Spes, il brand Murialdo dedicato all’enogastronomia che contiene Etikø diversamente bistrot.
Etikø diversamente bistrot, attivo da un anno nel cuore della casa madre murialdina, propone una cucina moderna, in cui al centro c’è la selezione delle materie prime, il più possibile “etiche” appunto: i prodotti sono biologici o provengono da terreni confiscati alla mafia e le carni da allevamenti non intensivi. L’attenzione per la sostenibilità non si riflette solo sull’ambiente, ma anche sulle relazioni tra persone, legate da correttezza solidale: da ETIKØ diversamente bistrot trovano posto per una prima esperienza “sul campo” i giovani provenienti dai percorsi formativi interni al mondo del Murialdo, attraverso l’ente di formazione ENGIM che prepara da decenni i ragazzi al mondo della ristorazione. Ogni piatto servito racchiude così il valore dell’attenta selezione delle materie prime e al contempo quello dell’accoglienza e della formazione dei giovani.
ETIKØ infine fa parte del progetto Rinascimenti Culturali, sempre promosso dal Murialdo, dedicato alla rigenerazione urbana attraverso la cultura e le reti sociali.