"Noi saremo domani quello che oggi scegliamo di essere". Mimmo Carretta ha chiuso con questo messaggio il suo discorso di insediamento come neosegretario metropolitano del Partito Democratico.
Un'affollata sala della GAM ha accolto la sua nomina. Seduti in prima fila l'ex sindaco Piero Fassino, il segretario Dem del Piemonte Davide Gariglio e il Presidente del consiglio regionale Mauro Laus. "Il Pd è riuscito a superare", ha detto Carretta, "gli attacchi che ha subito all'interno. È stato messo a dura prova dalle scissioni, ma siamo qua per creare un percorso unitario, che è più solido che mai. Torino può diventare un modello per il Pd nazionale".
Il neosegretario ha voluto poi rispondere in maniera indiretta al capogruppo del Pd Stefano Lo Russo, che nel format "Backstage" di Torinoggi, aveva lanciato insieme ad Alberto Morano e Alessandro Chiero la proposta di un tavolo di confronto dove le diverse forze politiche siedono insieme per costruire la nuova Torino, sul modello di quella che fu la giunta Castellani. "Non siamo interessati", ha commentato Carretta, "a portare avanti alleanze su modelli di 20 anni fa, così come lo siamo poco ad ipotesi di civismo tout court".
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