"La legge va rispettata, perché è legge. E non voglio cercare lo scontro con le istituzioni, perché è prioritario il bene del malato. Ma nella legge un articolo parla di deontologia professionale e lo stesso Ippocrate diceva che il medico deve essere per la Vita e non per la morte".
L'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, torna sul tema del biotestamento dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, anche con la Regione. "Voglio uscire dalla diatriba. Anche il Papa dice di non ricorrere all'accanimento terapeutico. Ma l'eutanasia è anche un'altra cosa. E nessuna spesa può essere lesinata quando riguarda il bene supremo della vita. Fuori dalla pressione del momento, bisognerà cercare un equilibrio tra le necessità e i diritti dei malati e la coscienza del medico, che fa parte della propria autodeterminazione".
"Una strada stretta, ma che credo vada percorsa. Senza fare guerre".