Abbiamo appreso da alcuni organi di informazione che Amazon intende aprire a Torrazza Piemonte un nuovo sito dove sono previste 1200 assunzioni.
Come Filt Cgil auspichiamo che nuova occupazione sia sinonimo di buona occupazione, ma gli investimenti delle multinazionali, in questo caso di logistica, nel nostro paese meriterebbero analisi attente da parte di tutti i soggetti interessati, prima di tutto dalla politica nazionale, regionale e territoriale.
Il mercato del lavoro dovrebbe essere più inclusivo e gli ammortizzatori sociali adeguati alle continue trasformazioni, specie nell’e-commerce e nella logistica, dove le riorganizzazioni delle aziende, sono continue e spesso abbiamo visto fenomeni di delocalizzazioni di attività.
La Cgil denuncia e combatte l’inadeguatezza delle politiche del lavoro del nostro paese, dalla riforma Fornero al Jobs Act contestandone il modello per cui, per lavorare, occorra svendere i diritti; noi pensiamo che è solo investendo sul lavoro di qualità che si fa buona occupazione, difendendo la dignità di chi lavora e per questo proponiamo una nuova legge che ritorni a far avere diritti e tutele universali a tutte le persone che lavorano, indipendentemente da rapporto di lavoro e contratto.
Come Filt Cgil abbiamo appena firmato il rinnovo del contratto della logistica, un contratto che riguarda ben 700 mila lavoratori in Italia, e che, se applicato correttamente, permetterà di regolare anche i rapporti di lavoro dei 1200 lavoratori di Amazon a Torrazza Piemonte.
Per noi, quindi, è una buona notizia la creazione di nuovi posti di lavoro ma l’obiettivo è che si tratti di lavoro dignitoso e , dal canto nostro, lavoreremo perché questo avvenga.