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Economia e lavoro | 12 gennaio 2018, 10:44

Bonus caldaie: tutte le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018

L’obiettivo? Favorire e incoraggiare i consumatori al risparmio energetico.

Bonus caldaie: tutte le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018

Bonus caldaie: si rinnova anche nel 2018. La Legge di Bilancio 2018 è stata approvata e, anche quest’anno, diverse sono le agevolazioni fiscali riconosciute a chi decide di rinnovare o sostituire le vecchia caldaia. L’obiettivo? Favorire e incoraggiare i consumatori al risparmio energetico.

Chi decide di acquistare caldaie ad alta efficienza energetica, nello specifico, potrà usufruire di una detrazione fiscale Irpef fino al 65%. L’agevolazione, tuttavia, non sarà riconosciuta a tutti e nello stesso modo ma la percentuale di detraibilità dipenderà dalla classe energetica della caldaia scelta. Lo sconto Irpef, ad ogni modo, sarà compreso tra il 50% e il 65%. Lo scomputo, a sua volta, aumenterà solo in casi specifici, dato che ad essere privilegiati saranno gli impianti a maggior efficienza energetica.

Il bonus caldaie 2018 potrà comunque essere richiesto, in ogni caso, a partire dal primo gennaio 2018.

Tutte le novità e le diverse agevolazioni sono state inserite nella Legge di Bilancio 2018 tramite il pacchetto Ecobonus. Resta ferma la detrazione pari al 65% delle spese sostenute prima del 31 dicembre 2017 mentre, nel nuovo anno, l’importo della stessa, come anticipato, non rimarrà fisso per tutti ma varierà.

Quali sono e come si differenziano tra loro le varie detrazioni riconosciute dal bonus caldaia 2018? Vediamo un po’ di riordinare le idee.

Per le caldaie a condensazione di classe energetica A la percentuale di sconto Irpef sarà uguale al 50% della spesa sostenuta. Una detrazione pari al 65%, invece, sarà riconosciuta a chi acquista caldaie di classe A dotate di sistemi di termoregolazione evoluti. La stessa percentuale, inoltre, potrà essere dedotta nel caso di installazione di impianti di riscaldamento a sistema integrato tra caldaia  a condensazione e pompa di calore. Maggiori informazioni sui prodotti detraibili si trovano sul sito di Idrocostruzioni, azienda di Torino specializzata nel settore della climatizzazione.

L’obiettivo è semplice: maggiore è il risparmio energetico e più cresce la percentuale di scomputo Irpef riconosciuta al consumatore.

La detrazione Irpef pari del 65% diminuirà anche nel caso di installazione si schermature solari e/o sostituzione e posa in opera di infissi. Per questi lavori infatti, a partire dal 2018, la Legge di Bilancio 2018 ha riconosciuto ai cittadini uno sconto del 50% dall’imposta sul reddito delle persone fisiche. 

Rispetto al 2017, in fine, cos’altro è cambiato? Quali sono, in generale, le detrazioni ancora valide oggi?

Come abbiamo già detto, il primo cambiamento in assoluto ha colpito le percentuali di detraibilità. Quest’ultime, infatti, dal primo gennaio 2018 non saranno riconosciute più in misura fissa ma varieranno dal 65% al 50% a seconda dei casi sopra esposti. Riassumendo, dunque, questa variazione in diminuzione riguarderà le detrazioni fiscali riconosciute per gli infissi, le schermature solari, le caldaie a condensazione e quelle a biomassa. Per tutti gli altri interventi destinati invece al miglioramento e al risparmio energetico nulla cambia. Per i lavori attinenti il cappotto termico dell’edificio, l’installazione di impianti domotici, quella di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e, infine, quella riguardante le pompe di calore per la riqualificazione dell’impianto di climatizzazione estiva e/o invernale, in tutti questi casi, verrà riconosciuta una detrazione fiscale pari al 65%.

Un’altra novità importante introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 riguarda la cessazione del credito dell’Ecobonus. Dal primo gennaio, a differenza dello scorso anno, questa possibilità non sarà riconosciuta solo per i lavori svolti nelle zone comuni del condominio. Alla cessazione del credito potranno ricorre infatti tutti coloro i quali effettueranno operazioni volti al miglioramento energetico. Non solo dunque spazi comuni ma anche aree private o spazi interni alla propria abitazione. I privati pertanto per la sostituzione del vecchio generatore con una caldaia molto più efficiente, quest’anno, potranno usufruire Finanziamento tramite terzi.

Come funziona di fatto questa pratica?

La famiglia che rimpiazzerà l’impianto obsoleto con quello a miglior risparmio energetico potrà trasferire la detrazione ad essa spettante ad un terzo soggetto (che può essere l’impresario che esegue i lavori o anche un istituto di credito). La spesa sarà quindi finanziata con le risorse alla persona garantite dall’Ecobonus.

Ma chi sono i soggetti ai cui viene riconosciuta quest’agevolazione?

La Legge di Bilancio 2018 permette lo scomputo Irpef alle persone fisiche, ai titolari di partita IVA, alle associazioni tra professionisti, ai contribuenti titolari di reddito d’impresa e, in fine, a tutti gli enti (privati e pubblici) che esercitano attività commerciale.

Per far si che la domanda aumenti quest’anno le pratiche burocratiche sono state rese più semplici. Nel 2018, infatti, non sarà più necessario dimostrare l’avvenuta trasmissione delle documentazione all’ENEA. Rimane fermo tuttavia l’obbligo di correlare gli importi, riportati in sede di dichiarazione, con la documentazione idonea attestante le spese sostenute (le stesse che verranno detratte dall’Irpef).

E’ stato istituito inoltre il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica. In quest’ultimo verranno confluite le risorse destinate ad tutti coloro i quali, per poter portare a termine i lavori di ristrutturazione, chiederanno un finanziamento (comprese le famiglie a basso reddito).

La scelta fatta dal Governo è ben chiara e punta non solo ad agevolare le famiglie nell’immediato ma anche a sostenere, nel lungo termine, un sistema energetico eco-sostenibile rispettoso dell’ambiente.

 

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