Sulla vicenda vaccini continua il botta e risposta tra le diverse parti politiche.
“L’attività di un consigliere regionale dovrebbe essere volta a garantire il rispetto della legge e non a invitare pubblici ufficiali a infrangerla, attraverso iniziative intimidatorie e per altro prive di valore legale”. Lo affermano l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, e all’Istruzione, Gianna Pentenero, in merito alla lettera inviata da un consigliere di minoranza ai direttori delle Asl, ai dirigenti scolastici e ai sindaci del Piemonte.
“Si tratta di un atto estremamente grave e illegittimo, perché oltretutto estraneo alle competenze di un consigliere regionale. Siamo certi che chi ricopre un ruolo istituzionale non si lascerà certo condizionare da un’iniziativa del tutto strumentale”, concludono gli assessori Saitta e Pentenero.
Di tenore ben diverso il commento della consigliera regionale del M5S Francesca Frediani: "Stop all'allontanamento dalle scuole d'infanzia del Piemonte dei bambini non in regola con gli obblighi vaccinali. E' l'invito contenuto in una formale diffida inviata oggi, a firma Francesca Frediani, rivolta ai Dirigenti scolastici del Piemonte, ai Direttori delle ASL, a tutti i sindaci della Regione e, per conoscenza, al Prefetto di Torino, alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti".
"Quanto avvenuto nei giorni scorsi a Torre Pellice, dove un bimbo è stato allontanato dalla scuola d'infanzia, non può e non deve ripetersi. In primo luogo perché l'allontanamento in queste tempistiche non è in alcun modo previsto dal decreto legge e nemmeno dalla lunga sequela di circolari, spesso contrastanti, diffuse dal Ministero".
"Attraverso la lettera esprimiamo alcuni dubbi in merito ad aspetti non ancora chiari a molti amministratori locali anche per la confusione generata dalla Giunta regionale del Piemonte:
1) Chi ha presentato a scuola copia della “formale richiesta di vaccinazione all’azienda sanitaria locale” inviata all’ASL non avrebbe dovuto ricevere nessun tipo di sollecito da parte dei dirigenti scolastici, tanto meno provvedimenti di eventuale espulsione;
2) il decreto legge 73/2017 indica la scadenza del 10 marzo 2018 come termine ultimo per presentare documentazione sullo stato vaccinale dei propri figli solo per chi ad inizio anno scolastico aveva attestato con autocertificazione tale stato vaccinale;
3) Le ASL possono segnalare ai dirigenti scolastici solo coloro che rientrano in tutte e tre le seguenti condizioni: a) non in regola con gli obblighi vaccinali b) non ricadono nelle condizioni di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni c) non abbiano presentato formale richiesta di vaccinazione all'azienda sanitaria locale competente".
"Inoltre per poter applicare le procedure previste per legge nell'anno scolastico in corso, come ad esempio l'allontanamento scolastico e l'invio di dati dalle ASL alle Scuole, la Regione Piemonte avrebbe dovuto completare i controlli sul rispetto degli adempimenti entro il 10 marzo 2018 ed aver istituito l'anagrafe vaccinale regionale unica. Due provvedimenti dei quali, ad oggi, non si ha alcuna certezza di effettiva realizzazione da parte della Regione".
"La lettera/diffida inviata oggi si è resa necessaria in seguito agli allontanamenti arbitrari avvenuti sul territorio piemontese i quali, oltre a presentare profili di illegittimità (come ampiamente dettagliato), potrebbero determinare pesanti ripercussioni sulla psiche dei bambini".