“Oggi 17 aprile è una giornata importantissima. Il Coordinamento Torino Pride, in collaborazione con le associazioni della Regione Piemonte, ha reso nota l’immagine e il tema del prossimo Piemonte Pride. Il nostro è un messaggio di lotta per i diritti di tutti e tutte e un invito a essere vigili. Questa lotta purtroppo oggi, come accaduto circa un mese fa, con una storia simile di ingiustizia e miopia, si interseca con una nuova triste vicenda. Due neo mamme, Chiara e Micaela con il loro Niccolò, si sono scontrate contro una burocrazia evidentemente in difficoltà nel tenere il passo con l’evoluzione della nostra società”, ha dichiarato il Coordinamento Torino Pride.
“Quello che è accaduto negli uffici dello Stato Civile torinese è inaccettabile. Torino è sempre stata la 'città dei diritti' e anticipatrice di molte delle conquiste che sono poi arrivate in tutta Italia. Il 6 maggio noi, come ovunque nel nostro Paese, festeggeremo la Festa delle Famiglie e in questa concomitanza leggere e sapere che a due mamme è stata negato ciò che invece i tribunali, da tempo, confermano e approvano, è motivo di rabbia e di grande disappunto.
Oggi più che mai è necessario che la politica si assuma la responsabilità di gesti importanti soprattutto che non costano nulla e che non incidono in nessun modo sui bilanci o sui conti martoriati ma che invece possono risolvere problemi che rendano una Famiglia, come quella di Chiara e Micaela o di Piero e Francesco, più sicura e felice.
Chiediamo quindi alla Sindaca, Chiara Appendino, di agire con forza, energia e in coscienza per risolvere questi problemi confermando con i fatti che un Assessorato alle Famiglie è e resta un punto fermo della sua amministrazione e che, dove esiste un vuoto normativo, il coraggio, la tenacia e l’Amore lo possono riempire.
Ci auguriamo di poter leggere e sapere presto che questa e le altre spiacevoli situazioni si risolvano positivamente e velocemente perché questi figli e queste figlie sono i figli e le figlie di tutti e tutte noi", ha concluso il Torino Pride, la realtà che riunisce le associazioni lesbiche, gay, bisessuali e transgender operanti sul territorio della Regione Piemonte, insieme a realtà non LGBTQI impegnate nel sostegno dei valori della laicità e del rispetto delle differenze e che fa parte di Ilga Europe, l’organizzazione internazionale non governativa che riunisce 422 realtà LGBTQI di 45 paesi europei.