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Economia e lavoro | 02 luglio 2018, 15:27

Intesa tra Agenzia delle Entrate e commercialisti del Piemonte

Intesa tra Agenzia delle Entrate e commercialisti del Piemonte

Prosegue la collaborazione tra amministrazione fiscale e commercialisti del Piemonte. La Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e il Coordinamento degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Piemonte hanno infatti dato vita a un tavolo tecnico con l’obiettivo comune di lavorare insieme, in modo da facilitare l’accesso dei cittadini ai servizi di assistenza e informazione.

Il protocollo d’intesa –  Il tavolo congiunto, che è stato costituito oggi a Torino con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, rappresenta un canale di comunicazione che permetterà di agevolare l’accesso ai servizi di assistenza e informazione, soprattutto attraverso i canali telematici, e segnalare eventuali anomalie e criticità organizzative o procedurali. In particolare, Entrate e commercialisti si impegnano a lavorare sulle “fattispecie che possono creare difficoltà interpretative, anche a causa di carenza di prassi amministrativa, al fine di assicurare semplificazione e uniformità di comportamento nell’applicazione delle norme tributarie”.

“Con l’Ordine dei Dottori commercialisti abbiamo sviluppato una forte e positiva sinergia, basata sulla reciproca lealtà e sul rispetto delle funzioni e dei rispettivi ruoli svolti” – ha dichiarato il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Giovanni Achille Sanzò. “Gli intermediari -  ha poi aggiunto Sanzò - hanno un ruolo rilevante perché contribuiscono a consolidare il rapporto di fiducia tra cittadino e Fisco, presupposto fondamentale per l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari”.

“La collaborazione stabile tra gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e l’Agenzia delle Entrate -precisa il presidente del Coordinamento interregionale Domenico Calvelli- è un fattore ineludibile nel rapporto tra il contribuente e l’Amministrazione Finanziaria”.

Calvelli aggiunge poi che “solo grazie ad un contatto aperto e tecnico tra gli attori del sistema è possibile soddisfare le esigenze di cittadini e Fisco, contribuendo, ognuno secondo le proprie precipue funzioni, alla realizzazione di un vero Stato di diritto tributario”.

c.s.

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