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Calcio | 23 luglio 2018, 12:02

Toro, concluso il ritiro di Bormio. Mazzarri: “La società sa cosa voglio”

Dopo le amichevoli contro Pro Patria e Renate, si avvicina il momento delle sfide che contano

Toro, concluso il ritiro di Bormio. Mazzarri: “La società sa cosa voglio”

Le amichevoli contro Pro Patria e Renate hanno concluso il ritiro di Bormio. Al termine della prima fase delle preparazione, Walter Mazzarri ha tracciato un bilancio sull’inizio di stagione del nuovo Toro: “Da allenatore dico che i miei giocatori sono sempre i migliori. Credo molto nel lavoro e nell'organizzazione: partendo dal gruppo che avevo alla fine dello scorso campionato sono convinto di potermela giocare con tutti”.

Il tecnico granata, però, qualcosa si attende ancora dal mercato e non ne ha fatto mistero: “Alla società ho comunicato le mie indicazioni, c'è quasi un mese per lavorare su questo aspetto”. Per il 3-5-2 tanto caro all’allenatore toscano mancano ancora un esterno di centrocampo e forse un altro difensore, se non due, visto lo stop che ha costretto Bonifazi a finire sotto i ferri. Ma non è da escludere che possa arrivare ancora un centrale di centrocampo, perché si rincorrono le voci sulla partenza di uno tra Acquah e Rincon, mentre Baselli è un giocatore da tempo appetito dai dirigenti della Roma. Mazzarri non si sbottona, anche se da qualche giorno può contare su un elemento in più, il 19enne moldavo Vitalie Damascan, che si è aggregato alla prima squadra.

Il fatto che il giovanissimo attaccante (già acquistato a gennaio) alla fine sia stato inserito nel gruppo e non mandato a fare esperienza in provincia, lascia intendere che qualcuno davanti è destinato a partire. E gli indiziati sono due: Ljajic e Niang. Il primo perché poco spendibile nel modulo che da sempre ha in mente Mazzarri, l’ex milanista perché allo stato attuale è la riserva di Belotti e Iago Falque, con poche possibilità di scalzare i due titolari.

Di sicuro, il Toro qualcosa farà ancora, lo ha detto lo stesso presidente Cairo: “Non faccio nomi, ma qualcosa faremo, soprattutto dietro”, anche se poi ha tenuto a precisare che il Toro ha già speso 50 milioni di euro: “Non avevo mai investito così tanto, questa è la più importante campagna acquisti che ho fatto”.

Ma guai a parlare di Europa, è una parola bandita da quando Mazzarri siede sulla panchina granata, anche se tutti ci pensano, inutile nasconderlo. Qualche ulteriore colpo di mercato potrebbe anche far decollare la campagna abbonamenti, partita tra lo scetticismo di qualcuno per la scelta di utilizzare dei neonati come testimonial. Gli slogan e i proclami lasciano il tempo che trovano, come al solito sarà il campo a dire la verità e, in attesa delle prossime amichevoli, di livello finalmente più importante, il Toro comincia ad avere idea contro chi inizierà ufficialmente la sua stagione.

Il 12 agosto (salvo anticipi o posticipi decisi dalla Lega) partirà l’avventura dei granata in Coppa Italia. Nel sorteggio svoltosi nei giorni scorsi è stato stabilito che il Torino, che entrerà in scena nel terzo turno, affronterà la vincente del confronto tra il Cosenza e la squadra che passerà nella sfida tra Trapani e Campodarsego. Si giocherà all'Olimpico, una settimana prima del debutto in campionato della formazione di Mazzarri.

Massimo De Marzi

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