"Il vero referendum sul TAV andrebbe fatto tra gli imprenditori ponendo un semplice interrogativo: siete disposti a finanziare di tasca vostra un progetto del genere? A questa domanda avrebbero dovuto rispondere i partecipanti all'evento di oggi all'Unione Industriale di Torino. Invece si sono limitati a ripetere i soliti mantra basati presunta utilità dell'opera chiedendo, ovviamente, di non rinunciare a finanziamenti pubblici e comunitari. Eppure in molti settori imprenditoriali la quota di mercato privato aumenta costantemente, pensiamo ad esempio alla sanità ma anche allo stesso settore dei trasporti. Il fatto che nessuno sia disponibile a spendere nemmeno un centesimo su quest'opera è l'ennesima conferma che si tratta di un intervento sbagliato". Così Francesca Frediani, consigliere in Regione del Movimento Cinque stelle.
"Dal mondo imprenditoriale piemontese - prosegue - ci saremmo aspettati ben altre richieste, come ad esempio investire le risorse sprecate per il TAV su fronti più utili. Come, ad esempio, abbattimento del costo del lavoro, investimenti in innovazione, sburocratizzazione, sostegno all'export ed al made in Italy e quant'altro possa contribuire realmente al rilancio della nostra regione. La discussione di questi giorni ci sembra piuttosto surreale, da sempre il Movimento 5 Stelle ha denunciato la follia del progetto TAV. Ed ora, in coerenza con quanto affermato, si sta passando dalle parole ai fatti. Se ne faccia una ragione chi sperava di continuare a gozzovigliare con il TAV a spese dell'ambiente e di tutti i cittadini piemontesi ed italiani".
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