Mostre, tour guidati, conferenze, progetti di welfare culturale coinvolgeranno i visitatori con un fitto ed interessante programma, consultabile sul sito www.cittaecattedrali.it, con eventi che si sviluppano lungo tutto il mese di settembre fino ad ottobre.
L’appuntamento centrale, Cultura a porte aperte, sarà sabato 22 e domenica 23 settembre con l’apertura straordinaria di monasteri, chiese, pievi, santuari e musei diocesani, che fanno parte del sistema di "Città e Cattedrali", esteso a oltre 500 beni ed edifici ecclesiastici di Piemonte e Valle d’Aosta.
L’iniziativa rientra nel progetto “Città e Cattedrali” il grande piano di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico presente nelle due regioni, ideato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dalle Diocesi in collaborazione con la Regione Piemonte e le Soprintendenze.
Protagonisti delle giornate sono anche gli oltre 2000 volontari che lungo tutto l’anno garantiscono il presidio e la valorizzazione di questi beni di ecclesiastici, luoghi carichi di storia e arte sacra organizzati in itinerari di visita geografici e tematici, percorribili tutto l’anno anche attraverso la Rete visitando il portale
www.cittaecattedrali.it
“Porte aperte” del sistema interregionale dei beni culturali ecclesiastici, si inserisce tra gli eventi promossi per celebrare la Giornata Europea del Patrimonio Culturale.
Per favorire una maggiore apertura delle tante testimonianze d’arte sacra in modo sostenibile, all’interno del progetto “Città e Cattedrali” è stata avviata nel 2018, la prima sperimentazione in Italia di un sistema di apertura automatizzate di beni culturali ecclesiastici che consente, in condizioni di sicurezza, di effettuare visite anche in assenza di un presidio umano. Un progetto di sperimentazione che contempla l’apertura e la valorizzazione di siti di particolare interesse storico artistico, con l’impiego di tecnologie innovative.
Se l’accoglienza garantita dai volontari culturali, nella funzione di “storytellers”, mediatori culturali e testimoni autentici del territorio, resta l’esperienza più completa per visitare un bene culturale ecclesiastico, la visita tramite apertura e narrazione automatizzata garantisce un ampliamento dei calendari di fruizione.
È sufficiente scaricare la app CHIESE A PORTE APERTE per accedere alle due cappelle già visitabili dall’inizio dell’anno, quella di San Sebastiano a Giaveno e di San Bernardo d’Aosta a Piozzo. “L’appuntamento annuale con ‘Cultura a porte aperte’ rende concreto e tangibile il sistema avviato con il progetto Città e Cattedrali, che mette in rete il grande e prezioso patrimonio artistico e architettonico costituito dalle 18 cattedrali e dagli oltre 500 beni ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta ad esse collegati, coniugando la loro anima devozionale con quella artistica e sociale, il recupero strutturale con la valorizzazione – sottolinea il Presidente Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Quest’anno il weekend di apertura dei beni, che può contare sull’indispensabile e
insostituibile collaborazione dei volontari, segna l’avvio di nuove aperture automatizzate, dopo le prime due sperimentalmente avviate con successo lo scorso anno: un intervento innovativo e unico in Italia che intende rendere sempre più fruibile e accessibile la grande bellezza del nostro territorio”.
Il 22 Settembre saranno avviati i cantieri per dotare del sistema di apertura automatizzata delle cappelle di San Sisto e Coignet a Bardonecchia, di Sant’Andrea delle Ramats a Chiomonte e di San Giulio a Lemie.
Entro la fine dell’anno, in Piemonte, saranno una dozzina i beni visitabili con l’apertura automatizzata tramite l’app “Chiese a porte aperte”.
I beni e i luoghi sacri non sono semplici oggetti culturali: raccontano un modo di concepire l’esistenza, la storia, i rapporti umani, la comunità sociale, il welfare e la solidarietà, il senso dell’eternità e della felicità. Tutto questo si potrà vivere il 22 e 23 settembre, e oltre, a Città e Cattedrali a porte aperte.
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