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Cultura e spettacoli | 09 ottobre 2018, 18:12

Teatro Regio, salta lo sciopero: la prima si farà

"Il Trovatore" andrà in scena regolarmente domani sera, ma permane lo stato di agitazione tra i lavoratori. L'assessore Leon: "Grazie ai lavoratori per aver deciso di consentire l'avvio regolare della stagione"

Teatro Regio, salta lo sciopero: la prima si farà

La "prima" del Regio andrà in scena regolarmente, domani sera. In scena, "il Trovatore" di Giuseppe Verdi. Niente sciopero, dunque: lo hanno deciso i lavoratori, riuniti in assemblea. Permane, però, lo stato di agitazione in attesa dell'incontro programmato per giovedì con la sindaca Appendino e il ministro ai Beni Culturali Bonisoli.

"I lavoratori hanno deciso con grande senso di responsabilità, a stragrande maggioranza, che la prima si farà anche se rimane grande preoccupazione", spiega Pietro Gabriele, della Slc Cgil. Prima dello spettacolo sarà letto un documento delle Rsu e, al termine, i lavoratori saliranno sul palco per ribadire le preoccupazioni per il taglio dei fondi del Fus.

"Una situazione così non si vedeva dagli anni '90, quando il teatro era stato commissariato. Abbiamo dato fiducia ai nostri vertici, ma bisogna aprire una fase nuova", aggiunge Vito Chiarelli della Uilcom. "Non abbiamo ritirato lo stato di agitazione", spiega Luigi Filagna, della Fials Cisal, secondo cui "è irrispettoso e ingrato pensare di togliere i soldi ai lavoratori per risolvere la crisi".

Così l'assessora alla Cultura del Comune di Torino, Francesca Leon: "Desideriamo ringraziare i lavoratori del Teatro Regio per aver deciso di non scioperare, assicurando la messa in scena della 'prima' e il regolare avvio della stagione. Comprendiamo le loro preoccupazioni perché sono anche le nostre. Intendiamo con determinazione, fiducia e soprattutto con la collaborazione di tutti, perseguire l'obiettivo di superare questo momento di difficoltà".

La "questione Regio" era stata discussa, oggi pomeriggio, anche in Consiglio regionale. “Fin dai primi mesi del 2015 abbiamo ribadito la necessità di avviare una serie di azioni e prassi operative volte a una semplificazione organizzativa e al contenimento dei costi del Teatro Regio, tenuto anche conto dell’esigenza di garantire all'utenza pubblica livelli qualitativamente ottimali delle performance e dei servizi offerti”, aveva detto l’assessora alla cultura Antonella Parigi, rispondendo a un'interrogazione presentata da Daniele Valle. Il consigliere del partito democratico aveva espresso “forte preoccupazione, nonostante per l’esercizio finanziario 2018, attraverso la legge regionale per la promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali, sia stato previsto un contributo alla fondazione pari a 2 milioni e 400mila euro”.

r.g.

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