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Politica | 28 novembre 2018, 16:23

Ospedale Martini, Batzella (Mli): “La carenza di medici in Pronto Soccorso è nota da tempo”

“Questi sono i risultati fallimentari di Saitta e Chiamparino”

Ospedale Martini, Batzella (Mli): “La carenza di medici in Pronto Soccorso è nota da tempo”

“Leggo oggi sui quotidiani che il direttore generale dell’Asl Città di Torino sta valutando di ricorrere ai medici esterni delle cooperative per la copertura dei turni nel pronto soccorso dell’ospedale Martini. Il motivo? La grave carenza di medici urgentisti. Un problema, questo, non certo nuovo e di cui lo stesso direttore generale è a conoscenza da tempo. E’ sempre stato aggiornato dettagliatamente sulla situazione, ci sono stati incontri e riunioni, oltre all’invio di lettere ed email. Eppure oggi ci si trova nella condizione di avere un ridotto numero di medici che con fatica e sacrificio fanno il possibile per garantire il servizio. L’Asl, dunque, cerca soluzioni-tampone all’ultimo momento. E allora mi chiedo: come e perché si è arrivati a questo punto? Di chi è la responsabilità?”. Lo afferma la consigliera regionale di Movimento Libero Indipendente, Stefania Batzella.

Oggi i medici urgentisti in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Martini sono 12, a fronte di un fabbisogno di 19, così come indicato nel Piano triennale dei fabbisogni di personale dell’Asl presentato alla Regione. All’appello, quindi ne mancano sette. Inoltre, a due di loro, nonostante avessero ottenuto il trasferimento alle Molinette, l’Asl ha revocato il nulla osta in via definitiva proprio per la grave carenza di medici e per non sguarnire ulteriormente il sevizio. “E’ impensabile – dice Batzella - affrontare 75mila passaggi all’anno in queste condizioni”. Al pronto soccorso del San Giovanni Bosco e del Maria Vittoria – entrambi afferenti all’Asl Città di Torino – a fronte degli stessi passaggi annui, i medici urgentisti in servizio sono rispettivamente 33 e 24. “Perché, invece – chiede Batzella – al Martini sono così pochi?”.

“Il direttore generale – prosegue la consigliera regionale di Mli – parla poi di un bando di concorso dell’Asl per medici di emergenza urgenza per un solo contratto a tempo indeterminato. Ad oggi, però, non risulta alcun bando. E poi l’assunzione di un solo medico non risolverebbe di certo il problema. E, ancora: i medici delle cooperative che dovrebbero coprire i turni sono specializzati in urgenza ed emergenza?”.

“Alla luce di questa situazione – conclude Batzella - mi viene da pensare che possa esserci stata negligenza, noncuranza o imprudenza nell’affrontare il problema. Non dimentichiamo poi che nel 2016 la Giunta regionale ha deciso di aumentare gli stipendi dei manager della sanità piemontese, anche per premiare le loro capacità gestionali. Visti i risultati, è palese il fallimento della gestione del servizio sanitario regionale da parte di Saitta e Chiamparino”.

comunicato stampa

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