"Il tema della costi benefici non ci ha sorpreso, sapevamo che sarebbe uscita così. Ma è anche come è scritta che lascia pensare, si vede già un'impostazione che vuole arrivare a una certa conclusione". Dario Gallina, presidente dell'Unione Industriale di Torino, non vuole anticipare i contenuti che domani saranno esposti dal coordinamento delle 33 sigle economiche torinesi. Ma la sua posizione è chiara.
"Mi preoccupa di più la confusione di un governo che punta sull'ambiente ma poi conta accise e carburanti come mancati benefici - prosegue Gallina -. E poi, oltre a non decidere, non si capisce se c'è un piano alternativo. Senza considerare l'incognita di dover fare fronte a cosa fare se davvero si vuole tornare indietro".
E anche leggere le future scelte politiche è esercizio complesso. "Spero che il referendum non sia via d'uscita della Lega - dice ancora Gallina -. Quando lo fai? A Maggio? Sarebbe un nuovo rinvio. Bisogna aprire subito le gare d'appalto e prendere una decisione politica di livello alto. Se decidono di fermare la TAV è meglio che vadano tutti a casa".













