Conte chiede a Telt di non pubblicare i bandi di gara per il Tav, la società incaricata della progettazione della Torino-Lione replica che lunedì il CdA darà il via libera agli “avis de marchès” relativamente agli interventi dei lotti francesi del tunnel di base”.
E’ questa la sintesi di un pomeriggio convulso, che si è aperto con la pubblicazione sul Sole 24 Ore di ipotesi sul contenuto della lettera inviata dal Premier a Telt, smentite poi da Palazzo Chigi. Indiscrezioni che hanno dato il via decine di commenti politici, che il Presidente del Consiglio ha voluto mettere a tacere pubblicando sul suo profilo facebook la missiva inviata al Presidente Hubert du Mesnil e al Direttore Generale Mario Virano.
“Il Governo – si legge nel documento - ha sottoposto ad una nuova analisi costi-benefici il progetto della Torino-Lione, in attuazione delle previsioni contenute nel “Contratto di Governo”, che impegnano a “ridiscutere integralmente il progetto, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.
“L’analisi tecnica effettuata dagli esperti nominati dal Ministro delle Infrastrutture – continua -ci impone di rivalutare la realizzazione dell’opera, la cui corrispondenza nell’interesse pubblico non appare affatto scontata.”
Da qui l’appello di Conte a Telt ad astenersi “con effetti immediati, da ogni ulteriore azione che possa produrre, a carico dello Stato italiano, vincoli giuridici di sorta.” “Vi invito -continua il Premier - a soprassedere dalla comunicazione dei capitolati di gara, al fine di evitare che soggetti terzi possano formulare offerte per la realizzazione dell’opera, condizionando, per tale via, le libere, definitive determinazioni che il mio Governo si riserva di assumere nel prossimo futuro.”
“Al momento appare necessario, da un lato, evitare di assumere impegni di spesa gravanti sull’erario italiano e dall’altro adoperarsi per non pregiudicare gli stanziamenti posti a disposizione dalla UE. Tutte le prossime iniziative che vorrete intraprendere dovranno rispettare questa duplice esigenza, avendo cura che sia garantita la piena reversibilità di qualunque attività giuridica o scelta operativa posta in essere.”, conclude Conte.
A replicare sono il Presidente Hubert du Mesnil e al Direttore Generale Mario Virano, tramite una lettera inviata al Presidente del Consiglio italiano e al primo Ministro Edouard Philippe.
“La pubblicazione dei bandi di gara – scrivono -è stata rinviata su richiesta del governo italiano e con l’accordo di quello francese, pur invitando la società a fare in modo di salvaguardare i finanziamenti europei.”
“Come precedentemente segnalato -continuano -ai due Ministri dei trasporti un nuovo rinvio di tali pubblicazioni oltre il mese di marzo comporterebbe la riduzione della sovvenzione europea di 300 milioni di euro.Tale perdita di finanziamento pubblico rischia di chiamare in causa la nostra responsabilità civile e amministrativa, quale conseguenza dell’inerzia decisionale.”
“Preso atto delle posizioni dei due Governi abbiamo previsto che il CdA di Telt fissato per l’11 marzo autorizzi la Direzione a pubblicare gli inviti a presentare candidatura relativamente agli interventi dei lotti francesi del tunnel di base.”, concludono Virano e du Mesnil.
Da Torino la sindaca Chiara Appendino, su Facebook, commenta ”Sono felice che una situazione delicata come quella del TAV si stia risolvendo positivamente.”
“È la prova -aggiunge -che quando un Governo e le Amministrazioni locali si spendono ponendo come priorità l'interesse del Paese le soluzioni si trovano.”