/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 25 marzo 2019, 09:37

Quota 100 al vaglio del primo patronato INAC del Piemonte, tra aspettative e realtà

La direttrice Monica Falco: "Attualmente contiamo in lista d’attesa più di 150 persone, con prevalenza di richieste dal settore degli enti pubblici"

Quota 100 al vaglio del primo patronato INAC del Piemonte, tra aspettative e realtà

 

Quota 100, opzione donna, pensione anticipata… Nella sede centrale del Patronato Inac (Istituto nazionale di assistenza ai cittadini) in via Onorato Vigliani 123 a Torino, il primo del Piemonte e il quinto in Italia, c’è fermento per l’entrata in vigore dei nuovi provvedimenti sulla previdenza sociale.

«A febbraio – osserva la direttrice dell’Inac di Torino, Monica Falco – abbiamo effettuato un’ottantina di consulenze per dipendenti sia pubblici che privati, e oltre cento per la sola “opzione donna”. Attualmente contiamo in lista d’attesa più di 150 persone, con prevalenza di richieste dal settore degli enti pubblici».

Un quadro che la direttrice definisce “nelle aspettative”, in linea con le proiezioni nazionali.

«Il cittadino viene da noi – spiega Falco - perché vuole essere aiutato a capire cosa gli conviene fare nella sua situazione specifica. Le consulenze sono individuali e durano mediamente da 45 minuti a un’ora. In questa fase di avvio della normativa, stiamo riscontrando che molte persone preferiscono rimandare la decisione all’anno prossimo, rimanendo a guardare l’evolversi della situazione generale. Sul piano tecnico, al momento le maggiori criticità riguardano i casi dei cumuli pensionistici. Chi deve mettere insieme i contributi versati in casse diverse, di solito è costretto ad attendere molti mesi prima di accedere alla pensione, soprattutto a causa dei tempi lunghi dell’Inps».

QUOTA 100. Per accedere alla “quota 100” servono due requisiti: 38 anni di contributi versati e 62 anni di età anagrafica. Per i lavoratori dipendenti, privati e autonomi, se il requisito è stato maturato entro il 31 dicembre 2018, la prima finestra utile si apre il 1 aprile 2019; dal 1 aprile in poi, il diritto scatta dopo tre mesi dalla maturazione.

Resta inteso che l’attività lavorativa è incompatibile fino al compimento dell’età idonea al conseguimento della “pensione di vecchiaia”.

OPZIONE DONNA. I requisiti necessari di età e anzianità entro il 31 dicembre 2018 sono: 35 anni di contributi; per le lavoratrici dipendenti, 58 anni di età (finestra dopo 12 mesi dalla maturazione); per le lavoratrici autonome, 59 anni di età (finestra dopo 18 mesi dalla maturazione).

PENSIONE ANTICIPATA. A decorrere dal 1 gennaio 2019, la pensione anticipata è consentita se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e di 41 anni e 10 mesi per le donne.

Il decreto sterilizza fino al 2026 l’innalzamento del requisito contributivo per aspettativa di vita alla pensione anticipata. Inoltre, è stata introdotta la finestra di tre mesi ai fini della decorrenza della pensione.

 

Comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium