Un testimone da passare in mani sicure, un volume che riassume e tramanda il contributo che l'associazione può dare al territorio e al suo sviluppo e un appuntamento decisamente fuori dagli schemi. Tutto questo, giovedì pomeriggio, sarà l'assemblea del Gruppo Giovani imprenditori dell'Unione Industriale di Torino.
Un evento che si terrà in una location particolare come il PalaVela, a partire dalle 17.30, e che porta con sé un nome dalle tante suggestioni: "Futurabile", ovvero la capacità di immaginare il mondo e il territorio che verrà, mettendoci però del proprio, in prima persona. Infatti il sottotitolo recita "Il futuro è degli abili, non degli alibi".
Proprio il messaggio che vuole lasciare in eredità, al termine del suo mandato, Alberto Barberis, che in questi anni si è speso molto alla guida delle nuove generazioni di imprenditori e ha dato vita a iniziative come il Craft Valley tour, che ha portato i media, ma soprattutto le scuole e i loro docenti a visitare alcune delle migliori "storie" aziendali di Torino e provincia. A conferma di quello che è ormai un tema cardine dell'attualità: il rapporto (e il dialogo) necessario tra formazione e aziende, così da porre fine a una forbice che oggi come oggi vede tanti ragazzi senza lavoro e tante aziende che non trovano i profili professionali di cui hanno bisogno.
E se sul possibile successore di Barberis si rincorrono voci e boatos, quel che è certo (in un'ottica comunque di continuità con il recente passato) è che la giornata di giovedì proporrà anche la presentazione alla cittadinanza di un volume che contiene i contributi che i giovani imprenditori vogliono dare allo sviluppo di Torino e provincia, ritagliandosi così un ruolo attivo e propositivo che accompagni coloro che sono chiamati a prendere decisioni.
Non per nulla, il volume si intitola "Robusta Taurinorum" e si tratta di un e-book che celebra anche i 50 anni dalla pubblicazione del manifesto “Una politica per l’industria” che ha dato avvio al movimento nazionale dei Giovani imprenditori di Confindustria su input proprio di Torino e con le firme, allora, di Vallarino Gancia, Salza e Altissimo.
La squadra uscente, che ha sostenuto Alberto Barberis nel suo mandato, era composta da Yohan Berkol, Umberto Diamante, Federica Galleano e Alberto Lazzaro (tutti in qualità di vicepresidenti), mentre completavano il direttivo i consiglieri Claudio Carioggia, Paolo Errico, Giorgio Ferraresi, Chiara Graziano, Gabriele Lettera, Paolo Marocco, Matteo Masselli, Maria Sole Mottura, Sara Povero e Federico Sandrone.