Un grande entusiasmo (anche se alcuni sostengono che tre anni fa fosse stato ancora superiore) ha accolto il Giro a Pinerolo, per l'arrivo della dodicesima tappa, quella partita da Cuneo come nel 1949.
Allora, su un tracciato molto diverso, più lungo e difficile, Fausto Coppi scrisse una pagina leggendaria, vincendo con dodici minuti di vantaggio su Gino Bartali, in questo 2019 invece la gloria è stata tutta per Cesare Benedetti, una vita da gregario, che in volata ha conquistato il prestigioso successo, in una tappa, che ha regalato invece il simbolo del primato a Jan Polanc, lo sloveno compagno di squadra della vecchia maglia rosa Conti. La classifica ha cambiato volto, ma la rivoluzione potrebbe arrivare domani con l'arrivo di Ceresole Reale, al termine di una durissima tappa di montagna.
A Pinerolo la salita di via principi di Acaja ha visto riempirisi il bordo strada e anche i balconi delle abitazioni. C'è stato chi, noncurante della fatica, ha saputo spingere la bicicletta su per la salita che porta alla Scala santa. Qualche appassionato ha preso posto già dall'ora di pranzo per vedere e fotografare i corridori in entrambi i passaggi sulla salita ripida del centro storico medievale di Pinerolo.
Uno spettacolo, che ha scatenato gli applausi, le foto e i video dei presenti, che potranno raccontare di aver visto, a pochi metri di distanza, i protagonisti della corsa rosa.