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Politica | 11 luglio 2019, 21:42

La perdita del Salone dell'auto apre la crisi a Palazzo Civico. Appendino: "Sono furiosa"

A rischiare il posto nella giunta è il vicesindaco Guido Montanari, le cui parole sono state bollate come "inqualificabili" dalla sindaca. La replica: "Travisata la mia posizione, mi scuso con la prima cittadina"

La perdita del Salone dell'auto apre la crisi a Palazzo Civico. Appendino: "Sono furiosa"

Crisi di governo a Palazzo Civico dopo l'annuncio che il Salone dell'Auto di Torino lascerà Torino per trasferirsi in Lombardia.

A rischiare il posto nella giunta Appendino è il vicesindaco Guido Montanari e a metterlo nero su bianco è la stessa sindaca Chiara Appendino in una nota molto pesante, che arriva a poche ore dal comunicato in cui il Presidente Andrea Levy dichiara che l'inaugurazione della kermesse automobilistica 2020 sarà a Milano.

"Sono furiosa - scrive Appendino - per la decisione del comitato organizzatore del Salone dell'Auto di lasciare Torino dopo cinque edizioni di successo". Parole a cui fa seguito un duro attacco all'assessore comunale all'Urbanistica e ai "dissidenti" in maggioranza - Viviana Ferrero, Damiano Carretto, Daniela Albano e Maura Paoli - da sempre molto critici verso il Salone al Valentino.

Per la prima cittadina lo spostamento è una "scelta che danneggia la nostra città, a cui hanno anche contribuito alcune prese di posizione autolesioniste di alcuni consiglieri del Consiglio Comunale e dichiarazioni inqualificabili da parte del vicesindaco".

"Senza sottrarmi alle mie responsabilità, mi riservo qualche giorno per le valutazioni politiche del caso", conclude la sindaca, aprendo alla concreta possibilità di un rimpasto in giunta.

A stretto giro di posta, via Facebook, è arrivata la replica di Montanari alle accuse della sindaca Appendino: "Ho sempre ritenuto che il Salone dell'auto sia una ricchezza della città e che si possa fare al Parco del Valentino con una mediazione tra esigenze degli organizzatori e fruizione del parco".

"Limitare i tempi di montaggio e smontaggio dei padiglioni e compensare con interventi sulla qualità del verde è una semplice scelta di buon senso. Questa mia posizione è stata travisata per giustificare evidentemente scelte già assunte. Capisco lo sconcerto e il disappunto della Sindaca e mi scuso per aver dato pretesto a polemiche strumentali" conclude il vicesindaco. 

Cinzia Gatti

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