Doveva vincere, per provare a cancellare la ferita ancora aperta della sconfitta nel playoff di Europa League contro il Wolverhampton. Il Toro lo ha fatto ma in mezzo a mille difficoltà, grazie alle due reti di Simone Zaza e alle parate di Sirigu, dopo il gol ospite di Caputo, con molti suoi giocatori che hanno finito sulle gambe, dopo l’impegno di tre giorni prima.
Ma nella sera del 2-1 sul Sassuolo alla prima di campionato, a fare notizia è stata soprattutto la contestazione al presidente Cairo. Andata in scena nel tardo pomeriggio, quando il sole era ancora alto, al Filadelfia, con striscioni di aperta presa in giro nei confronti del massimo dirigente, mentre un altro è stato poi esposto all’esterno della curva Maratona prima della partita. E che qualcosa bolla in pentola lo si è capito anche dalle scelte di Mazzarri, che ha spedito addirittura in tribuna Nkoulou, su richiesta dello stesso giocatore, che pare abbia chiesto (attraverso il suo procuratore) la cessione, dopo la partita persa contro i “lupi” inglesi. E già si ricorrono le voci di una sua partenza, destinazione la Roma giallorossa.
In un clima di grande freddezza, con tanti spalti vuoti e la Primavera che per larga parte del primo tempo ha intonato cori contro il presidente, la gara col Sassuolo ha consentito al Toro di iniziare bene il nuovo torneo, ma adesso si profilano all’orizzonte due trasferte assai proibitive: giovedì in Inghilterra, per il ritorno europeo contro i Wolves, mentre domenica prossima la prima trasferta del nuovo campionato sarà contro un’Atalanta capace di vincere in rimonta da 0-2 a 3-2 a Ferrara contro la Spal.
Cronaca. Tanto l’Olimpico era pieno, colorato di granata e carico di entusiasmo giovedì, per la sfida di Europa League contro il Wolverhampton, tanto faceva male vedere tanti spazi vuoti sugli spalti per la prima del campionato. Ma la gara era “iniziata” già in precedenza, con il doppio striscione esposto dal tifo organizzato all’esterno del Filadelfia, di apertura contestazione a Cairo: “Grazie Presidente per questo mercato stupefacente” e “Vietato vendere”, con riferimento all’annunciata partenza di Nkoulou, che (forse non a caso) non viene schierato ma spedito addirittura in tribuna. All’esterno della Maratona, poco prima dell’inizio, un lungo striscione ancora più eloquente: “Tante promesse, mille parole. Ma quando lo compri un giocatore?”.
Dentro lo stadio il clima è molto freddo, con la curva Primavera che riserva a Cairo pensieri e cori poco piacevoli. Nel Toro tre i volti nuovi rispetto al playoff di Europa League: Bonifazi per Nkoulou, Rincon per Meite e Lukic per Berenguer, con ritorno al 3-5-2 prediletto da Mazzarri, con Belotti e Zaza coppia d’attacco. Nel Sassuolo, schierato da De Zerbi con un coraggioso 4-3-3, senza Berardi il tridente offensivo è composto da Bourabia, Caputo e Boga.
Dopo una dozzina di minuti di gioco confusionario e senza alcuno spunto di nota, a pochi istanti dal quarto d’ora arriva il vantaggio del Toro con Zaza, bravo a svettare di testa sul lungo cross di Ansaldi. L’1-0 non placa però gli animi della curva Primavera, che continua a gridare “Cairo vattene”, invitando il presidente a comprare, mentre la Maratona prosegue solo a incitare la squadra. Al 20’ la catena Ansaldi-zaza per poco non confeziona il bis, con la zuccata dell’attaccante che sibila a fil di palo a Consigli battuto. La prima replica del Sassuolo arriva sul ribaltamento di fronte con Caputo, che in scivolata non arriva su un cross interessante dalla destra, tutto solo a due passi da Sirigu.
Gli applausi più convincenti sono tutti per Zaza, che si sacrifica e torna a dare una mano anche in fase di copertura, mentre la conclusione dalla lunga distanza di Traore non ha impiensierito Sirigu. Poco dopo la mezz’ora Toro a un passo dal raddoppio con il colpo di testa di De Silvestri quasi a colpo sicuro, che spiazza Consigli ma non inquadra la porta. Dopo un tentativo fuori misura di Belotti, al 42’ De Silvestri obbliga il portiere del Sassuolo a una respinta non facile sulla sua conclusione in diagonale, ma il Toro rischia di subire il pareggio a pochi istanti dall’intervallo quando, su una ripartenza veloce degli ospiti, Caputo si trova uno contro uno con Bonifazi, che non riesce a mandarlo sull’esterno, ma la conclusione dell’attaccante si allarga troppo, graziando Sirigu.
Il portiere rischia anche sulla conclusione di Boga, che sibila a fil di palo (leggermente deviata da un difensore) proprio poco prima del duplice fischio di Fabbri, che arriva con Ansaldi che esce dal campo visibilmente zoppicante accompagnato a braccia: per lui ancora un infortunio contro il Sassuolo, come gli era già successo nel finale dello scorso campionato. Nella ripresa Ola Aina prende il posto dell’argentino, mentre nel Sassuolo Peluso rileva Rogerio: dopo quattro minuti Zaza firma il raddoppio, bel lanciato da Baselli, ma il fuorigioco rende inutile la sua rete, dopo che il bomber aveva saltato anche il portiere Consigli. La replica del Sassuolo arriva sugli sviluppi di un corner, ma la paratissima di Sirigu nega un gol che sembrava fatto al colpo di testa di Obiang.
Passano trenta secondi e sul ribaltamento di fronte arriva il raddoppio granata, con il tiro di Belotti che trova la deviazione, tanto fortuita quanto decisiva, del tacco di Zaza, che fa secco Consigli. Il 2-0 sembra il prologo ad una goleada granata, con Belotti che subito dopo si vede negare dal portiere emiliano il tris, ma il Sassuolo ha il merito di non mollare e, complice una mezza dormita della difesa granata, mette Traore nelle condizioni di involarsi e firmare la rete che riaprirebbe la gara, ma Sirigu ancora una volta è provvidenziale.
A metà ripresa un cambio per parte, con Djidji che rileva Bonifazi nel Toro, facendo il suo debutto stagionale, mentre Muldur rileva Toljan nel Sassuolo, che subito dopo trova la rete che dimezza le distanze con Caputo, bravo nel tap in dopo che il palo aveva detto di no al diagonale di Boga, con la retroguardia granata ancora una volta rivedibile. Preso il gol, il Toro va in affanno e nel finale gioca solo il Sassuolo, con un rischio autogol di Djidji al 38’, dopo l’ennesima ripartenza veloce della squadra di De Zerbi.
Il Toro finisce praticamente in dieci perché, a cambi esauriti (Meite aveva rilevato Baselli), capitan Belotti gioca zoppo, forse per il riacutizzarsi della contusione al ginocchio destro rimediata contro il Wolverhampton. Gli ultimi minuti sono eterni per i giocatori di Mazzarri, molti di loro non ne hanno più, pagando dazio alla fatica dell'impegno di coppa, con Sirigu che si erge a protagonista ad un minuto dal 90’ con una paratona sul nuovo entrato Raspadori. Alla fine i tre punti arrivano, ma la sensazione è che questo Toro, nel caso debba fare a meno sempre di Nkolou, sia destinata a fare molta fatica.
Torino – Sassuolo 2-1
Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Bonifazi (22’ st Djidji), Bremer; De Silvestri, Baselli (35’ st Meite), Rincon, Lukic, Ansaldi (1' st Ola Aina); Zaza, Belotti. All. Mazzarri
Sassuolo (4-3-3): Consigli, Toljan (22’ st Muldur), Marlon, Ferrari, Rogerio (1’ st Peluso); Locatelli (36’ st Raspadori), Obiang, Traore; Bourabia, Caputo, Boga. All. De Zerbi
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Reti: 14’ e 10’ st Zaza, 24’ st Caputo
Ammoniti: Marlon, Ansaldi, Bremer, Bourabia, Sirigu, Obiang, Zaza
Spettatori: 16.536 per un incasso di 240.947 Euro