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Attualità | 22 novembre 2019, 14:04

Meteo, in Piemonte scatta l'allerta arancione

Da stasera precipitazioni diffuse in tutta la regione. Atteso l'ingrossamento dei corsi d'acqua: si monitora il Po

Meteo, in Piemonte scatta l'allerta arancione

Il meteo non promette nulla di buono e in Piemonte scatta l'allerta arancione.

Già dal tardo pomeriggio di oggi è infatti atteso un marcato peggioramento della situazione, con precipitazioni diffuse su tutta la regione, localmente forti sul settore appenninico e sulla fascia montana e pedemontana alpina nordoccidentale. A prevederlo è l'Arpa Piemonte, che pone l'attenzione anche sui corsi d'acqua: attesi significativi e rapidi incrementi dei fiumi, con fenomeni franosi e situazioni di dissesto idrogeologico.

A Torino il fiume Po, così come il Tanaro, sarà interessato da incrementi significativi. Nella giornata di domenica i livelli potranno raggiungere anche localmente i livelli di pericolo. Nel territorio della Città metropolitana l'allerta ranacione è prevista per le valli Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone, bassa Val di Susa, pianura settentrionale; in allerta gialla (codice 1, ordinaria attenzione) ci sono invece pianura e colline torinese, pianura cuneese, Alta Val Susa, Val Chisone, Pellice, Po.

Secondo l'Arpa, a determinare il peggioramento del tempo sul Piemonte sarà una vasta perturbazione atlantica che andrà avanti almeno fino alla tarda mattinata di domenica, quando si avrà un'attenuazione delle piogge. Le forti precipitazioni previste determineranno un generalizzato innalzamento dei livelli idrometrici del reticolo idrografico principale e secondario, che nella giornata domani potranno superare i livelli di guardia dapprima sui settori appenninici in estensione al resto della regione nel pomeriggio.

In montagna, il pericolo riguarda le valanghe. Le intense precipitazioni nevose attese a partire dalla serata di oggi determineranno un rapido aumento del grado di pericolo. Sono attese valanghe di dimensioni grandi o molto grandi che potranno interessare le aree di fondovalle sulla maggior parte dei settori alpini. Le attività in ambiente innevato sono fortemente limitate e sconsigliate.

Daniele Angi

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