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Pinerolese | 14 marzo 2020, 10:28

«Non lo avrei mai pensato di partorire in mezzo a una pandemia»

La storia di Francesco di Perosa Argentina, nato in mezzo all’emergenza coronavirus

«Non lo avrei mai pensato di partorire in mezzo a una pandemia»

«Non lo dimenticheremo mai e un giorno glielo racconteremo». Francesco è nato alle 21,39 di giovedì, all’ospedale di Pinerolo, nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria per il coronavirus.

«Non lo avrei mai pensato di partorire in mezzo a una pandemia» scherza la mamma Tatiana Micaela Truffa, 33 anni, commerciante di abbigliamento a Perosa Argentina, tirando un sospiro di sollievo.

La diffusione del virus nelle ultime settimane la preoccupava non poco: «Temevo di trovare dei problemi per le visite che dovevo ancora fare e durante e dopo il parto» rivela. Francesco, 2 chili e 550 grammi, doveva nascere ad aprile, invece ha anticipato di ben 3 settimane e 6 giorni.

«Giovedì dovevo andare a fare il bilancio di salute, ma ho avuto forti perdite al mattino e mi hanno consigliato di andare in ospedale con l’ambulanza – racconta la neomamma –. Questo ci ha permesso di fare più in fretta il pretriage, perché mi hanno fatto le domande sull’ambulanza e prima di andare in ospedale mi hanno solo misurato la febbre».

Gli operatori l’hanno accolta con guanti e mascherina, che hanno messo anche a lei. «La percezione del pericolo si avverte, ma quando sono entrata nel reparto maternità era come entrare in un’oasi. È un ambiente accogliente e tutto ha funzionato molto bene». Il travaglio vero e proprio è iniziato verso le 18 e il papà Graziano Castagna ha potuto assistere al parto, come in una giornata “normale”.

Marco Bertello

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