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Nuove Note | 12 aprile 2020, 06:00

Baggy: il nuovo brano inaugura la svolta introspettiva e trap della mia musica

Il brano “Bitch Save Me” uscito l’11 aprile è il primo di una svolta artistica caratterizzata da una maggiore coscienza musicale e introspettiva

Baggy: il nuovo brano inaugura la svolta introspettiva e trap della mia musica

Baggy, al secolo Mattia Bando, è un rapper torinese che si è avvicinato al mondo dell’hip-hop da piccolo. Dopo i primi tentativi di freestyle, confluiti nella creazione di brani inediti e nella formazione delle crew Hater Killah Fam e Delta Primo Squad, avvia un progetto solista attingendo non solo alle sonorità rap, ma anche a quelle punk e punk rock, e collaborando con i torinesi HTN e pubblicando, nell’aprile del 2019, il singolo “Orrori”. Il brano “Bitch Save Me” uscito l’11 aprile è il primo di una svolta artistica caratterizzata da una maggiore coscienza musicale e introspettiva, dove le sfumature trap si fanno più persistenti e creano un collante con il background hip hop, dal quale derivano le consuete sfumature cupe e stilisticamente aggressive.

Come si è trasformato Mattia Bando in Baggy?

Bella domanda! Baggy è nato nel momento in cui Mattia entrò in un periodo della sua vita in cui scoprì un mezzo attraverso il quale potesse sentirsi minimamente realizzato, attraverso il quale potesse sfogarsi ed esprimere sé stesso. Un mezzo che gli avrebbe permesso di sentirsi parte di qualcosa che lo attraeva e attraverso il quale avrebbe scoperto una versione più introspettiva e “poetica” della sua persona. Fu così che iniziai a fare i miei primi freestyle e col tempo a scrivere le mie prime strofe per poi inciderle. Tutto ciò mi appagava perché sentivo di star facendo qualcosa che mi procurava soddisfazioni e, (tra le varie critiche) le reazioni della gente che mi ascoltava erano piuttosto positive.

Cosa significa per te fare rap?

Penso che fare Rap, come per qualsiasi forma d’arte, significhi principalmente esprimersi, che si tratti di voler comunicare un’emozione negativa o una brutta esperienza, di voler trattare una determinata tematica. Oppure semplicemente l’esternare un momento di euforia o di ego trip, credo che la base del Rap sia l’espressione di sé stessi. Ovviamente ogni artista ha un suo stile, un suo linguaggio, una sua attitudine che gli permette di farlo nella maniera più personale possibile o almeno, così dovrebbe essere.

Come nasce un tuo brano?

Sono diversi i modi in cui realizzo i miei brani. Capita che mi metta a scrivere per puro sfogo o per mezzo di una qualche ispirazione proveniente dall’esterno, come ad esempio una canzone che mi colpisce particolarmente, una frase e/o una melodia che mi circola per la testa. Scrivo quindi il testo su un beat che viene composto dai miei producers per poi lavorare sulla canzone ed arrangiarla in modo che suoni a dovere.

Fare rap in crew e fare rap solista, cosa cambia?

Sono ovviamente due cose ben differenti e posso dirlo perché facendo parte del collettivo torinese Delta Primo Squad ho avuto modo di praticare entrambe le cose. Produrre musica in gruppo comporta il doversi confrontare con gli altri membri per fare in modo che i brani escano in maniera omogenea pur sempre rispettando i gusti artistici e stilistici di tutti. Fare Rap da solista permette invece di poter concentrarsi maggiormente sulla propria “dimensione” e di sbizzarrirsi di più sul proprio stile e sound.

L’11 aprile è uscito il tuo singolo “Bitch Save Me”, cosa ci racconta questo brano?
“Bitch Save Me” è un brano che ho scritto in diversi periodi più o meno felici. Nella prima parte contiene infatti un alternarsi di frasi introspettive a frasi più spensierate e “goliardiche”, se così vogliamo definirle, con un sound aggressivo che fa da cornice. Il titolo, che viene ripetuto nella seconda parte del brano e che presenta un sound più R&B, risuona quindi come una richiesta d’aiuto in momenti di difficoltà verso le persone che ci stanno accanto e(nella mia versione personale alla musica. 

Qualche consiglio musicale e non ai nostri lettori in questo periodo di quarantena?

Approfittate di questo periodo di fermo per dedicarvi a ciò che vi piace se ne avete la possibilità. Traete qualcosa di positivo da tutto ciò dedicandovi a voi stessi e alla vostra famiglia, dato che non è sempre possibile. Dato che fortunatamente ne abbiamo i mezzi rimanete in contatto con le persone care che non potete vedere. Ascoltate la vostra musica preferita, anche quella della vostra infanzia, quella che vi porta alla mente dei bei ricordi e… ovviamente ascoltate il mio brano!

La tua Torino musicale e non.

Sono diversi i luoghi di Torino a cui mi sento particolarmente legato in cui è possibile ascoltare musica e ritrovarsi con gli amici. Sotto l'aspetto musicale mi sento di menzionare locali come il Cap10100, l'Askatasuna e il Bunker che organizzano spesso bei eventi hip-hop e non. Per passare le mie serate nel weekend invece sono solito a frequentare zone di movida come San Salvario e Santa Giulia.

News, anticipazioni?

Posso annunciarvi che sono entrato a far parte del roster di Bear in Glasses music, casa di produzione e realtà torinese fondata dai miei producers Josè B8 e Carletto. Per me è una situazione del tutto nuova e mi auguro che le cose si evolvano in meglio. Inoltre vi annuncio che ci stiamo dedicando alla realizzazione del mio primo EP!

Info su https://www.instagram.com/baggy_the_nasty/ 

Federica Monello

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