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Cultura e spettacoli | 18 aprile 2020, 07:20

Weekend virtuale tra criminologia e virus: inizia la due-giorni del Torino Crime Festival

Appuntamento sulla pagina Facebook ufficiale e sul sito, in attesa di poter spostare la kermesse al prossimo autunno nelle sale del Circolo dei lettori. I temi più caldi: mafie e virus, geopolitica in tempo di pandemia, crimini domestici durante la quarantena

Weekend virtuale tra criminologia e virus: inizia la due-giorni del Torino Crime Festival

Al via l'edizione speciale del Torino Crime Festival, eccezionalmente in chiave virtuale sulla pagina Facebook ufficiale dell'evento, Instagram e sul sito www.crimefestival.it.

Oggi, sabato 18 aprile, e domani, una maratona di interventi live che vedranno protagonisti criminologi, scrittori e giornalisti, liberamente accessibili da tutti gli utenti interessati. Nell'attesa (e speranza), come sottolineano gli organizzatori, di spostare la quinta edizione ufficiale della kermesse il prossimo autunno al Circolo dei lettori.

Il festival sarà quindi, per ora, interamente in streaming, con interviste e meeting online dedicati ai temi della criminologia, del racconto criminale, della cronaca nera e della sicurezza. Chiunque potrà interagire direttamente con i vari ospiti attraverso chat e altri strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie.

Tra le novità di quest'anno, l'ingresso nell'organizzazione dell'evento di Maurizio Pisani (Cultural Event Strategist) e Tatjana Giorcelli (Cultural Project Manager), che affiancheranno nell’ideazione e direzione Fabrizio Vespa, Valentina Ciappina e Andrea Liguori insieme al board scientifico composto da Fabrizio Russo, Viviana Lamarra, Ranieri Razzante, Claudio Bertolotti, Alessandro Meluzzi e Enrico Panattoni.

Tanti gli argomenti in dialogo con l'attualità. E si parlerà anche di virus.

A cominciare dal rapporto della mafia con medicinali e mascherine anti Covid-19, ma non solo. Gli interessi della criminalità organizzata sono molto più ramificati e trovano sempre nuovi modi di lucrare sull’attuale crisi sanitaria mondiale. Quali affari stanno facendo le mafie e la criminalità organizzata con il virus? Ne parlano: Pino Maniaci, giornalista, direttore dell’emittente siciliana Tele Jato, da sempre in prima linea con le sue inchieste contro Cosa Nostra, che traccerà un’analisi della situazione grazie all’osservatorio privilegiato di Partinico; Ranieri Razzante, docente all’Università di Bologna, avvocato e massimo esperto italiano di anti-riciclaggio, tra i primi a denunciare le infiltrazioni mafiose negli ospedali; e I.MD. alias Ivan, il poliziotto della Squadra Mobile di Palermo che, dopo aver catturato superlatitanti e boss mafiosi come Giovanni Brusca, Bernardo Provenzano e i fratelli Lo Piccolo, è rimasto per tanti anni senza volto.

Un altro tema sarà quello della "geopolitica infetta". L’epidemia sta infatti modificando gli assetti mondiali, un’emergenza che, come una radiografia su scala planetaria, ci restituisce un quadro di come sono cambiati dall’interno gli equilibri tra le nazioni e i rispettivi governi. La Cina si allontana dall’Occidente, l’amministrazione Trump negli USA si sta giocando il tutto per tutto sulla gestione della pandemia e l’Europa si divide invece di unirsi. A descrivere i nuovi scenari e la nuova mappa geopolitica intervengono Alessandro Politi, direttore della NATO Defense College Foundation; Germano Dottori, docente di Studi Strategici presso la Luiss – Guido Carli di Roma, consigliere scientifico di Limes. Mentre, più nello specifico, sulla questione dei migranti, ora che l'Italia è stata dichiarata "porto non sicuro", dialogheranno Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell'Arci, e Alessandra Sciurba, presidente di Mediterranea. 

Spostandoci sulla dimensione "domestica" dei crimini odierni, ecco un interessante focus sulle violenze e i soprusi compiuti dentro le mura di casa in questo primo mese e mezzo di reclusione, e che vedono protagonisti famiglie in difficoltà, coppie e minori. Fenomeni che erano endemici già da prima, ma, una volta confinati nella dimensione domestica, da un lato si sono maggiormente acuiti nei numeri, e dall’altro sono stati inabissati, complice lo schermo delle abitazioni private. All’ordine del giorno si sono aggravate le violenze domestiche, specie sulle donne, e la pedofilia, che ora trovano il loro terreno di coltura all’interno del disagio psicologico e dalle condizioni impreviste, provocate dalle norme restrittive per la quarantena. Ne parla Viviana Lamarra, psicologa, psicoterapeuta e criminologa. In parallelo si è registrato in modo sorprendente un’impennata dei reati sessuali nei confronti dei minori, con un incremento preoccupante dei reati commessi nell’ambito della pedopornografia, di cui tratterà Fabrizio Russo, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo, criminologo e profiler.

Infine, non mancherà il racconto criminale, e l'importanza dello storytelling, all’interno di questa edizione virtuale del Torino Crime Festival, affrontando alcuni casi della recente storia contemporanea.

Non un solo mostro, ma più mostri organizzati in uno "squadrone della morte", che per decenni ha imperversato nelle campagne toscane. Nell’incontro "I mostri di Firenze" saranno ospiti Fabio Sanvitale, giornalista investigativo, scrittore, docente, esperto di cold case, i cuoi libri hanno contribuito a gettare luce su importanti casi criminali del passato, come l’omicidio di Pier Paolo Pasolini e il delitto del Canaro della Magliana; Armando Palmegiani, esperto della Scena del Crimine, docente di Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense presso l’Università “eCampus” e docente di Storia della Cronaca Nera nel Master in Scienze Criminologico-Forensi dell’Università Sapienza. 

Sarà poi presentato il migliore elaborato selezionato da un concorso di scritti sulla quarantena, organizzato dalla libreria romana BookStorie in collaborazione con l’associazione Equilibri. Intervengono lo scrittore Luigi Romolo Carrino e Chiara Calò, con gli amministratori del profilo Instagram RADICALGING (Davide Astegiano e Marco Amici) specializzato nella mappatura letteraria della città con un focus digital su “A che punto è la notte” di Frutter&Lucentini.

Ospite speciale, lo scrittore Piergiorgio Pulixi, vincitore del Premio Scerbanenco 2019 con "L'isola delle anime", che racconterà di come sia possibile investigare e trovarsi dentro la scena del crimine. 

Per concludere con la musica, secondo il punto di vista del rapper torinese Marco Zuliani, in arte Zuli, che ha fatto delle sue canzoni e delle sue metodologie didattiche un inno al riscatto sociale tra gli strati più giovani e spesso disagiati delle periferie cittadine. 

Fuori orario, questa sera, alle ore 23, si terrà la sonorizzazione di “Il Club dei Suicidi” a cura di Riccardo Mazza (Project-TO), con l’introduzione di Fabrizio Davidi.

Manuela Marascio

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