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Economia e lavoro | 02 maggio 2020, 07:00

Alibaba non si ferma di fronte alla crisi: crescita per il settore e-commerce

Per quanto l’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo Coronavirus stia mettendo in ginocchio molti settori economici, non si può affermare lo stesso per l’e-commerce

Alibaba non si ferma di fronte alla crisi: crescita per il settore e-commerce

Per quanto l’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo Coronavirus stia mettendo in ginocchio molti settori economici, non si può affermare lo stesso per l’e-commerce, che avrebbe registrato un aumento delle vendite di oltre l’80% rispetto allo scorso anno. Da un paio di mesi a questa parte, infatti, l’imposizione forzata della quarantena avrebbe spinto molti consumatori a rivedere le proprie abitudini di acquisto, virando inevitabilmente verso le aziende di commercio elettronico o verso gli store indipendenti online. Uno dei primi a beneficiare di questo cambiamento sarebbe stato Alibaba, la multinazionale cinese attiva, tra le altre cose, anche nel settore e-commerce. In che modo Alibaba avrebbe beneficiato dell’attuale pandemia e quali sarebbero state le conseguenze per questo gigante del settore?

Conseguenze finanziarie: il mercato degli investimenti  

Una delle conseguenze più lampanti legate all’andamento del settore e-commerce durante l’emergenza Coronavirus è stata senza dubbio quella legata al settore investimenti. Sono stati tanti, infatti, i trader ad essersi interrogati su quale potesse essere il modo più sicuro per continuare ad investire in tempo di crisi. L’andamento generale sarebbe stato quello di diversificare il più possibile il proprio portafoglio, mettendo da parte gli investimenti in asset più tradizionali per puntare su quei settori capaci di beneficiare di questo momento di crisi, commercio digitale compreso. Tra gli investimenti preferiti dai trader in questo momento storico non mancano quindi quelli sulle azioni della multinazionale cinese, che potrebbe contare su un momento favorevole per il suo business. Guardando al prezzo delle azioni di Alibaba, infatti, non si può certo dire che questo abbia subito un calo considerevole durante la pandemia, per quanto sia stato leggermente intaccato dalla crisi come tutti i settori. Tra l’altro, non va trascurato l’incredibile peso ricoperto da questa multinazionale in tutta la Cina: come stimato da IDC, infatti, la prima società mondiale specializzata in ricerche di mercato, Alibaba controllerebbe oltre il 47% del mercato cinese del cloud computing, senza contare l’importante ruolo ricoperto nel già menzionato ambito e-commerce, in cui Alibaba deterrebbe almeno il 55% delle azioni dell’intero mercato. Non c’è da sorprendersi, dunque, se le azioni di Alibaba siano tra quelle ritenute più sicure dagli investitori in questo momento, un po’ come quelle degli altri colossi impegnati in questo settore, Amazon compreso, le cui azioni sarebbero salite più del 25% quest’anno; o ancora, come quelle dei principali social media o dei servizi di teleconferenza impiegati per tenersi in contatto con gli altri o per poter continuare a seguire lezioni online o a partecipare a meeting di lavoro.

Alibaba tra i vincitori della crisi  

Come definito in un recente articolo sull’argomento, Alibaba può essere considerato a tutti gli effetti un esperto di crisi, da cui sarebbe uscito sempre vincitore. Sarebbe stato proprio in occasione della diffusione dell’epidemia di Sars nel 2001, infatti, che Alibaba avrebbe lanciato Taobao, destinato a diventare uno degli e-commerce più grandi del mondo e uno dei principali punti di riferimento per lo shopping dei consumatori cinesi. Anche in occasione di questa nuova crisi, la multinazionale Alibaba non sarebbe di certo rimasta a corto di idee: durante l’emergenza di Coronavirus, infatti, il gigante della Cina avrebbe contribuito a colmare in modo impeccabile la carenza di personale nelle consegne dei supermercati Hema, conosciuti per essere tra i più tecnologici del Paese. Sono stati numerosi, oltre 40 per l’esattezza, i sevizi di ristorazione e i bar ad aver scelto di contribuire alla mancanza di personale di Hema durante l’emergenza, vista la crescita esponenziale di richieste di food delivery. Anche in questo caso, dunque, la crisi sarebbe stata gestita egregiamente. Tra l’altro, la catena Hema non sarebbe stata certo l’unica a saper fronteggiare la crisi in modo così impeccabile in Cina: anche Ant Financial, ad esempio, più comunemente conosciuto come Alipay, avrebbe combattuto la crisi scegliendo di aggiungere una copertura assicurativa gratuita ai suoi prodotti. In questo modo, invece di subire una perdita per la situazione di emergenza sanitaria, le sue entrate sarebbero aumentate del 30% solo nel mese di febbraio.

La multinazionale cinese Alibaba rappresenta senza alcun dubbio uno dei principali vincitori di questa pandemia: per quanto colpita dalla crisi, la sua capacità di reinventarsi e lo stretto rapporto con la digitalizzazione che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro, l’hanno resa ancora una volta uno dei protagonisti di questo periodo.

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