Sarebbe dovuta andare in scena a conclusione dell'attuale stagione di TPE - Teatro Piemonte Europa, la Giulietta diretta da Valter Malosti, e con Roberta Caronia (dall’8 al 17 maggio), in occasione del centenario della nascita di Federico Fellini. E se l'intento del regista è di portarla comunque in scena entro l'anno, con la riapertura dei teatri, nel frattempo l'omaggio di Torino al regista romagnolo va in scena in forma virtuale.
Nell’ambito di Fuori Quadro, la serie di appuntamenti dedicata agli scambi tra cinema e teatro nata dalla nuova collaborazione tra AIACE Torino e TPE, con il patrocinio del DAMS, verrà proposto martedì 12 maggio alle ore 18 un dialogo online con lo stesso Malosti e Gabriele Rigola, docente di Storia, forme e modelli della sceneggiatura cinematografica presso l'Università di Genova.
L’appuntamento è dedicato appunto al film Giulietta degli spiriti, realizzato dal regista riminese nel 1965, e allo spettacolo teatrale che si rifà al primo trattamento - fase intermedia tra il soggetto e la sceneggiatura - scritto da Fellini, nato inizialmente come racconto. L’unico lavoro letterario di cui l'autore suggerì la stampa in lingua tedesca per l’editore svizzero Diogenes nel 1989. Una sorta di film semilavorato, scritto curiosamente tutto in soggettiva, come un flusso di coscienza della protagonista.
Lo spettacolo venne portato in scena per la prima volta da Malosti nel 2004, nella versione teatrale adattata da Vitaliano Trevisan, vincendo il Premio Hystrio 2004 per la regia, e la prima interprete Michela Cescon il Premio della critica teatrale 2003-2004 e l’Ubu 2004 come migliore attrice.
Racconta il regista: «Giulietta è una struggente favola psicanalitica, una favola contemporanea dai toni mozartiani sull’identità frammentata, sull’anima, raccontata con un tono vagamente infantile ed inquietante, una moderna Alice attraverso lo specchio, specchio con il quale si apre e si chiude lo spettacolo e il racconto felliniano. Ma Giulietta è anche una lunga e irridente seduta spiritica descritta da chi ci crede, anche, almeno un poco; eco delle frequentazioni di maghi, veggenti e spiritisti scovati in quegli anni un po’ in tutta l’Italia».
L’intervento di Gabriele Rigola si focalizzerà specificamente su Giulietta degli spiriti, primo lungometraggio a colori di Fellini, sceneggiato dal regista riminese insieme con alcuni dei suoi più consueti collaboratori: Pinelli, Flaiano e Rondi. Verrà offerto un sintetico inquadramento del film, sotto un profilo tematico e stilistico, nella carriera del Maestro, per poi concentrarsi brevemente sulle dinamiche di recitazione e le performance delle due protagoniste femminili, Giulietta Masina e Sandra Milo.
L’incontro, della durata di un’ora, ad accesso libero, sarà ospitato sulla piattaforma Zoom. Per partecipare sarà sufficiente collegarsi, nell’orario stabilito, al link segnalato, unitamente alle credenziali d’accesso, attraverso i social network di AIACE Torino e il sito www.aiacetorino.it
(https://zoom.us/j/<wbr></wbr>97203277931?pwd=<wbr></wbr>SHk3YXFVemcwOEw3MG1hcWk0bzAwUT<wbr></wbr>09, Meeting ID: 972 0327 7931, password: 562842)