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Economia e lavoro | 10 giugno 2020, 13:18

Nubi nere sulla Dentix, tra voci di chiusura e pazienti senza cure che temono la beffa

Il Codacons: "Il quadro è allarmante con persone che non avranno mai una prestazione e con dipendenti in una posizione critica, dall'oggi al domani senza un lavoro". In campo anche i sindacati, mentre dall'azienda si cerca di rassicurare: "Faremo tutto il possibile per tornare alla normalità"

Il centro Dentix di Nichelino

Il centro Dentix di Nichelino

E' caos tra i pazienti, dipendenti e fornitori. Il 3 giugno è passato, la clinica Dentix non ha riaperto e rimane chiusa con un fantomatico biglietto apposto sulla saracinesca con sopra scritto: "Si informa che tutti gli ambulatori Dentix si stanno attrezzando con tutti i dispositivi di sicurezza per garantire il servizio odontoiatrico in piena sicurezza. Riapriremo non appena finalizziamo la messa in sicurezza degli ambulatori. Rimane attivo per urgenze o trattamenti indifferibili il numero verde dedicato disponibile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18". Sono giorni di assoluta incertezza e paura: a Torino, Biella, Alessandria fino a Bergamo, per citare alcuni esempi, stanno vivendo momenti drammatici pazienti, dipendenti e fornitori. Ricordiamo che sono oltre 60 gli studi dentistici aperti in tutta Italia per oltre 400 lavoratori.

"Ha sorpreso tutti - commenta il legale Codacons, Anna Lisa Sola -. Pensare che durante l'emergenza Coronavirus, diversi sono stati i clienti contattati e rasserenati che appena terminato il lockdown avrebbero potuto tornare in clinica per continuare le cure. Insomma, nessun segnale di cedimento, nessun sentore dell'attuale situazione. E' chiaro che il quadro è allarmante con persone che non avranno mai una prestazione e con dipendenti in una posizione critica, dall'oggi al domani senza un lavoro. La sospensione dei pagamenti non è di semplice attuazione. Il quadro sarà delineato solo al momento della dichiarazione di fallimento ma conosciamo bene tutti la tempistica". 

Ma non solo un possibile fallimento Dentix, in tutto questo rimane da indagare anche sul lato più oscuro, sull'ipotetico 'modus operandi' delle varie sedi dove i medici avrebbero spinto i pazienti ad accendere un finanziamento, a suggerire cure odontoiatriche assolutamente sconcertanti, come l'estrazione di denti sani per lasciar posto a una dentiera. Tutto però da verificare. Materiale, comunque, per un esposto in Procura e far aprire un'indagine. 

Il punto di Codacons. "Sono numerosi i pazienti purtroppo coinvolti nel fallimento della catena odontoiatrica Dentix Italia - scrive la nota stampa della Codacons -. Una situazione che si ripete con una ciclicità inaccettabile: sono infatti trascorsi appena pochi mesi dal fallimento di un’altra clinica odontoiatrica, Idea Sorriso, che ha lasciato senza cure e con molti debiti i cittadini che avevano prenotato. Dentix Italia fa capo alla Dentix Spagna, che ha fatto richiesta in tribunale di istanza pre-fallimentare. È presente nel nostro Paese con 57 ambulatori, concentrati in 12 regioni e, da giorni, gli operatori non rispondono più ai pazienti e le cliniche sembrano aver cessato, di fatto, l’attività".

"La vicenda si ripete con lo stesso copione di Idea Sorriso: i pazienti vengono indotti ad accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie -continuano dall'associazione-. In tal modo Dentix incassa subito l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria complice. C’è il forte sospetto che i pazienti siano indotti a sottoporsi a interventi sanitari non necessari e non appropriati. Ora sopraggiunge lo stop operativo".

"Ricordiamo - concludono dalla Codacons - a tutti i cittadini coinvolti che i nostri sportelli salute sono a disposizione per assistenza e informazioni sulle attività da mettere in campo per la loro tutela sul piano giuridico e per annullare i finanziamenti per le cure non ricevute. A breve presenteremo un esposto in Procura”.

La situazione dipendenti. "Fortissima è la preoccupazione, il 21 scade la Cassa in deroga. Intervenire subito - scrivono in una nota stampa le organizzazioni sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs -. A preoccupare è la data del 21 giugno, quando scadranno le ulteriori 5 settimane di cassa integrazione in deroga, terminate le quali si dovranno verificare le possibilità per poter accedere ad ulteriori ammortizzatori sociali. Questo, fermo restando la volontà di riaprire quanto prima, anche per dare risposte ai pazienti che necessitano di interventi in alcuni casi di natura sanitaria; interventi, che in molti casi sono già stati pagati in anticipo".

“I lavoratori, preoccupati sia per il loro impiego che per la salute dei clienti - fanno sapere i sindacati – sono stati lasciati da settimane senza notizie certe su una possibile riapertura, nonostante la ripartenza di alcune aziende concorrenti. Anche dalla sede amministrativa di Milano tutto tace, ed è certo che non aiutano a rasserenare gli animi le voci delle difficoltà economiche e di un problema di liquidità che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa di Dentix Italia”. “I dentisti – continuano Filcams, Fisascat e Uiltucs - estranei alla gestione organizzativa, si sono trovati, in questi mesi a dover sopperire alla mancanza di comunicazione da parte della società nei confronti della clientela, che in alcuni casi ha scelto in alcuni casi di rivolgersi alle associazioni di difesa dei consumatori per essere tutelata”. 

Il messaggio dell'azienda. Intanto, anche Dentix ha voluto far sentire la propria voce e ha scritto un messaggio indirizzato innanzitutto ai pazienti a firma Angel Lorenzo Muriel. "Dobbiamo scusarci per questo silenzio - esordisce il messaggio - nei mesi di pandemia abbiamo garantito i servizi d'urgenza e ora stiamo per attrezzare i nostri centri con tutti i dispositivi di sicurezza. Il silenzio operativo è stato finalizzato a consentire un piano di riapertura delle cliniche".Ma che la situazione sia complessa è innegabile: "Abbiamo vissuto e stiamo vivendo un momento storico e aziendale veramente complicato e critico". E ancora: "Stiamo valutando attentamente cosa è meglio fare e stiamo lavorando giorno per giorno per studiare qualunque soluzione possa garantire un percorso di continuità a Dentix per proteggere le vostre urgenze e pianificare un percorso di ritorno alla normalità"

 

Fulvio - Newsbiella

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