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Economia e lavoro | 20 giugno 2020, 07:00

Coronavirus, a Torino e provincia 3824 casi di contagio sul posto di lavoro, soprattutto nella Sanità

Sono 6 le persone che hanno perso la vita. A livello piemontese, alla fine di maggio il totale è stato di 7200 denunce all'Inail e 17 i decessi

Coronavirus, a Torino e provincia 3824 casi di contagio sul posto di lavoro, soprattutto nella Sanità

Oltre 7000 persone (per la precisione 7200) che hanno contratto il Covid-19 sul posto di lavoro. E' questo il totale delle denunce arrivate fino alla fine di maggio agli uffici di Inail Piemonte: di questi, 17 hanno riguardato persone che hanno perso la vita in questi mesi così difficili, ovvero il 15,3% dei casi totali registrati a livello nazionale (47.022) e l'8,2% dei decessi registrati in tutta Italia (208).

Più della metà delle denunce (3.824 pari al 53,1% dei casi del Piemonte) e quasi un terzo dei casi mortali (6) riguardano la provincia di Torino, seguita da quella di Alessandria che conta 797 denunce (11,1%) e 6 casi mortali.          

La maggioranza dei casi nel settore della sanità e assistenza sociale. Dall’analisi per attività economica si rileva che la gestione Industria e servizi registra il 99,6% delle denunce, mentre un solo caso di contagio riguarda l’Agricoltura.

Oltre l’83% delle denunce codificate per settore di attività economica (Ateco) riguarda gli ospedali, le case di cura e di riposo del settore “Sanità e assistenza sociale” (65,6% delle denunce) e gli organi preposti alla sanità, come le Asl (17,7%). Il settore "Noleggio e servizi alle imprese" registra il 6% delle denunce codificate mentre nel settore “Commercio”, presente con il 2,8% delle denunce, risultano più colpite le attività svolte nei supermercati e nelle farmacie.

Più vittime tra infermieri, operatori sanitari e medici. L’analisi per professione evidenzia la categoria dei tecnici della salute (infermieri, fisioterapisti ecc.) come quella più coinvolta da contagi, con il 37,7% delle denunce complessive, circa l’80% delle quali relative a infermieri.

Seguono le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (30,4% delle denunce complessive, il 99,7% delle quali riguardano gli operatori socio-sanitari; i medici (9,7%), gli operatori socio-assistenziali (5,8%) e il personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,0%). Circa il 25% dei decessi riguarda il personale sanitario (medici, infermieri, operatori sanitari).

Quattro contagiati su 10 nella fascia di età 50-64 anni. Il 41,8% dei casi denunciati è concentrato nella fascia di età 50-64 anni, seguita da quella 35-49 anni (37,6%) e 18-34 (18,4%). Il 76,1% dei contagiati sono donne e il 23,9% uomini.

M.Sci

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