Se ne è parlato a lungo durante la fase più acuta dell'emergenza covid-19 (con un sopralluogo, senza esito, del governatore Alberto Cirio) ma ora, dopo un periodo di silenzio, si sono riaccesi i riflettori sull'ex ospedale ortopedico Maria Adelaide. A farlo sono stati gli attivisti di Attac, Comitato Aurora e Manituana, promotori di una raccolta firme per riaprire la struttura di Lungo Dora Firenze.
Sabato pomeriggio i tre gruppi hanno allestito un apposito banchetto in Corso Brescia angolo Via Bologna: “Chiediamo – hanno fatto sapere - di confermare la sua destinazione d'uso sanitaria, di utilizzare le risorse pubbliche per ripristinare, oltre al Maria Adelaide, anche gli ospedali Valdese, Oftalmico ed Einaudi e di riattivare i servizi sanitari di base previsti dalla legge 833 del 78 e dei suoi principi di universalità, uguaglianza ed equità”.
L'allestimento del banchetto in prossimità della “Nuvola” Lavazza non è stato casuale perché ritenuto luogo simbolo della “grande operazione speculativa che vede coinvolto il quartiere”: “Qui in zona - hanno aggiunto - chiudono gli spazi pubblici e fanno il deserto per il profitto dei privati. Noi vogliamo il Maria Adelaide, altro che gli hotel di lusso o le nuvole”.