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Economia e lavoro | 09 novembre 2020, 07:00

Acqua in caraffa: quali pericoli si corrono?

Servire l’acqua da bere in caraffa può rivelare alcune insidie che nel migliore dei casi possono risultare sgradevoli, e nel peggiore rappresentare addirittura un pericolo per la salute. Vediamo quali sono e come evitarle

Acqua in caraffa: quali pericoli si corrono?

Negli ultimi anni servire l'acqua in una caraffa è diventato piuttosto comune sia nelle case private che nei locali pubblici. Questa soluzione è derivata da un’esigenza di liberarsi delle bottiglie, della plastica e dei tappi. Inoltre, rappresenta un modo semplice ed elegante di servire a tavola, perfetto sia per contesti più rilassati che per quelli di alta classe, come ristoranti rinomati che vogliono presentare ai propri clienti un’immagine impeccabile in ogni dettaglio.

Tuttavia, servire l’acqua da bere in caraffa può rivelare alcune insidie che nel migliore dei casi possono risultare sgradevoli, e nel peggiore rappresentare addirittura un pericolo per la salute. Vediamo quali sono e come evitarle.

Cosa nasconde l'acqua stagnante

All'apparenza l'acqua in caraffa non sembra presentare particolari problemi, e tecnicamente è così. Il contenitore in sé non rappresenta un problema (a patto che sia regolarmente lavato e igienizzato), quanto le modalità di conservazione del liquido. Che cosa vuol dire ciò? Significa che non importa quanto pulita possa essere l’acqua o la caraffa: se queste non sono oggetto di frequenti rimaneggiamenti potrebbero sviluppare intorbidimenti sgradevoli alla vista e dannosi per il corpo.

Facciamo un esempio: un ristorante che dispone di un dehor o di uno spazio all’aperto (sia in campagna che in città) utilizza alcune caraffe per servire dell’acqua ai propri clienti. Anche seguendo un severo regime di pulizia e detersione degli ambienti e delle suppellettili, questi contenitori non sono mai del tutto al sicuro da contaminazioni esterne, soprattutto quando si dispongono all’aperto. Per esempio, l’acqua può scaldarsi, intorbidirsi e dare rifugio a microorganismi potenzialmente pericolosi, soprattutto durante la stagione calda e ancora di più in ambienti inquinati (dove c’è l’annoso problema delle polveri sottili) o in quelli immersi nella natura (con la presenza di insetti). La contaminazione dell’acqua in caraffa, che diventa in questo caso stagnante, può avvenire in pochissime ore e modificare sia l’aspetto che il gusto del liquido, creando non poche difficoltà ai ristoratori, che devono anche accertarsi di non aver provocato danni alla clientela.

Attenzione: l’acqua in caraffa può rappresentare un pericolo anche per i privati, soprattutto se questa viene lasciata in giardino o in terrazza. Perfino negli interni non si è del tutto al sicuro, anche perché aprendo le finestre di casa lasciamo comunque entrare polveri sottili o insetti sia d’estate che d’inverno.

La soluzione per evitare i pericoli dell’acqua in caraffa

Insomma, che cosa bisogna fare per evitare che l’acqua stagnante possa danneggiare la nostra salute o lasciare una cattiva impressione su clienti o parenti e amici in visita? Semplice: occorre trovare una buona alternativa all’acqua in caraffa, in modo da essere sicuri di disporre di un liquido sano e puro in ogni situazione. Purtroppo non è sempre facile, in quanto anche altri metodi di conservazione dell’acqua si possono rivelare insidiosi: vediamo quali sono e i loro pro e contro.

Acqua in bottiglia

Acquistare l’acqua minerale naturale o frizzante in bottiglia è di solito una delle soluzioni più adottate da chi desidera avere sempre una scorta fresca e sicura da conservare nel frigo o in luoghi freschi come garage e cantina. Tuttavia, anche questo metodo nasconde dei pericoli legati alla stagnazione del liquido all’interno, molto spesso inevitabili: basti pensare come, anche d’estate, i blister da 4 o 6 bottiglie debbano affrontare viaggi di svariate ore a bordo di camion surriscaldati. Per questo motivo non sempre basta la corretta conservazione a casa o al ristorante, soprattutto nel caso dei contenitori di plastica, che oltre a costituire un pericolo per il pianeta possono anche rilasciare sostanze nocive per la salute umana.

Acqua del rubinetto

C’è chi non ama consumare l’acqua in bottiglia e opta invece per quella del rubinetto. Ci sono buoni motivi per fare ciò, primo fra tutti la capacità di ridurre la propria impronta ecologica non partecipando all’acquisto e alla diffusione della plastica. Inoltre, molti affermano che l’acqua dell’acquedotto presenti più sostanze che possono beneficiare il nostro organismo, come i sali minerali, e ne evidenziano l’assoluta sicurezza, dovuta ai processi di purificazione che avvengono nell’impianto di smistamento. Ma è proprio così? In realtà no, o meglio: non sempre è possibile garantirlo con certezza. Al di là delle problematiche che possono generarsi dall’utilizzo di sostanze potenzialmente nocive per la disinfezione delle acque, infatti, quella del rubinetto presenta è spesso contaminata da elementi ferrosi che si trovano nelle tubature, sorprattutto quando queste sono vecchie e deteriorate.

Acqua microfiltrata

Abbiamo visto come sia l’acqua in bottiglia che quella corrente del rubinetto non costituiscano affatto una soluzione sicura al 100% rispetto a quella in caraffa. Tuttavia, c’è un modo per bere in tutta sicurezza: ricorrere all’acqua microfiltrata. Installando un impianto depurante, sia in casa direttamente dal lavello o in un locale, anche come macchina erogatrice a parte, la filtrazione permette di ottenere un prodotto fresco, puro e sicuro in ogni momento, con ogni condizione e in ogni stagione. Si tratta della soluzione ideale per idratarsi in maniera corretta.

Acqua microfiltrata in casa: tutti i vantaggi

Installare un impianto filtrante nella propria abitazione presenta molti vantaggi: ecco i più importanti.

  • Gusto e freschezza: alzi la mano chi non ha mai assaggiato l’acqua del rubinetto a casa di amici e parenti e l’ha trovata di un gusto differente rispetto a quella “casalinga”. Si tratta di una variazione impercettibile dovuta alla differenza di tubature fra un palazzo o addirittura fra un appartamento e l’altro. Con un filtro le sostanze che danno un gusto sgradevole o differente al liquido vengono bloccate, lasciando che si possa assaporare solo tutta la purezza dell’acqua.

  • Sicurezza: soddisfare la propria sete è importante, ma è necessario farlo in maniera corretta. Questo significa disporre di un liquido privo di elementi nocivi come i metalli pesanti o microplastiche, potenzialmente presenti nell’acqua in bottiglia.

  • Sostenibilità: bere acqua microfiltrata significa anche avere un occhio di riguardo per l’ambiente, in quanto si può evitare di acquistare quella minerale in bottiglia, limitando quindi i problemi legati allo smaltimento della plastica.

Acqua microfiltrata al ristorante

L’acqua microfiltrata è ideale anche e soprattutto per i ristoranti. Ecco tutti i vantaggi legati all’utilizzo di un filtro o di un erogatore nel proprio locale.

  • Gradevolezza dell’acqua: naturalmente la prima cosa che notano i clienti è l’aspetto e il gusto del liquido che dovranno bere, sia esso normale e frizzante. Nessuno berrebbe mai dell’acqua torbida alla vista, oppure sgradevole al palato! Grazie ai sistemi filtranti si potrà ottenere un prodotto sempre limpido e fresco, perfetto per essere consumato in ogni momento della giornata.

  • Zero rischi legati alla conservazione: come abbiamo detto prima, è impossibile essere veramente sicuri che l’acqua in bottiglia sia libera da pericoli dovuti al trasporto e all’immagazzinamento prima della vendita. Per questo motivo ricorrere a un liquido microfiltrato è così importante: non solo si è sicuri di averlo fresco al momento, ma è possibile anche accertarsi che non siano presenti sostanze nocive portare dalla degradazione della plastica.

  • Economia: utilizzare l’acqua del rubinetto è un ottimo modo per tagliare i costi del proprio locale senza rinunciare alla qualità. Utilizzando questa tipologia di liquido, infatti, si può risparmiare fino al 50% sui prodotti in bottiglia sia per quello che riguarda l’acqua liscia che quella gassata.

Sei convinto e non vuoi più ricorrere ad acqua da bere che può presentare dei pericoli? Allora contatta Hydra, l’azienda di Torino con vent’anni d’esperienza alle spalle nel campo dell’acqua microfiltrata. Grazie alle sue competenze, ti aiuterà a scegliere il modello perfetto per la tua abitazione o il tuo locale, come Seltzino, il dispenser d’acqua potabile sopra banco dal design sbarazzino e accattivante che non solo ti permetterà di ottenere un’acqua buona e sicura, ma che catturerà sicuramente l’attenzione dei tuoi clienti. In questo modo potrai mostrare il tuo impegno nell’assicurare a ogni avventore un’idratazione senza pericoli risparmiando allo stesso tempo!

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