E’ polemica tra Lega e M5S sul campo nomadi di strada della Berlia a Collegno. A puntare il dito contro la Regione è la consigliera regionale pentastellata Sarah Disabato che, dopo aver presentato martedì un’interrogazione, accusa la giunta Cirio di non “aver fatto nulla”.
Disabato sottolinea come l’amministrazione di Collegno sia “abbandonata”. “Il Comune -spiega - vorrebbe procedere con le demolizioni previste da una specifica ordinanza, ma per farlo ha bisogno di una collaborazione istituzionale per gestire l'emergenza abitativa che riguarderebbe 107 persone di cui 47 minori. Un'operazione avvenuta, con successo, negli anni passati a Torino e che dovrebbe essere replicata anche a Collegno, supportando l'ente”. “Un processo -aggiunge la grillina- che purtroppo si scontra con l'immobilismo dell'assessore Ricca”.
A difendere l’operato della giunta Cirio è il consigliere comunale della Lega Salvini Collegno Giovanni Parisi, che spiega come la “Regione sta seguendo un iter per il superamento del campo nomadi di Collegno che prevede un’interlocuzione con il Ministero”. Questo, chiarisce il segretario cittadino del Carroccio, “per evitare che un’azione scoordinata condotta in modo scomposto possa portare la nostra città a criticità simili a quelle che si sono riscontrate a Torino dopo il superamento del campo di via Germagnano: cioè che lo sgombero di un’area possa portare all’occupazione di decine di altre aree o di abitazioni di edilizia popolare”.
L’invito di Parisi all’amministrazione Casciano, per il “ripristino della legalità nell’area”, è di iniziare “a far pagare le utenze di Tari e acqua ai residenti del campo, cosa ancora non avvenuta. Sarebbe un bel gesto nei confronti dei tanti abitanti di Collegno che, invece, quelle utenze sono sempre chiamate a pagarle.”