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Sanità | 24 giugno 2021, 07:33

Al Mauriziano un nuovo reparto di terapia intensiva per prevenire l'eventuale quarta ondata di Covid-19

Inaugurato ieri il primo intervento previsto dal cosiddetto piano Arcuri, che andrà a potenziare il sistema d'urgenza piemontese. Icardi: “Vogliamo arrivare ad avere il triplo di posti rispetto al 2020”

reparto di terapia intensiva

Al Mauriziano un nuovo reparto di terapia intensiva

Le prime tre ondate di pandemia di Covid-19 hanno messo a dura prova il sistema sanitario piemontese, trovatosi a gestire una situazione medica catastrofica all'improvviso e senza l'adeguata preparazione. Proprio per questo, in attuazione del cosiddetto 'Piano Arcuri', su tutto il territorio regionale è in previsione un potenziamento massiccio delle strutture di terapia intensiva e sub-intensiva. Il primo lotto da 18 posti (un secondo da 8 è attualmente in fase di costruzione) è stato inaugurato ieri pomeriggio presso il padiglione 17A dell'Ospedale Mauriziano di Torino.

Un reparto all'avanguardia per non rivivere certe situazioni

L'obiettivo dichiarato è proprio quello di evitare di rivivere certe situazioni: “Non possiamo permetterci - ha dichiarato il direttore generale del Mauriziano Maurizio Dall'Acqua – di affrontare un'eventuale quarta ondata senza letti di rianimazione: nel primo periodo di pandemia abbiamo sofferto tantissimo essendo costretti a trasformare ben 8 sale operatorie su 11 in letti di terapia intensiva riducendo drasticamente l'attività chirurgica; a questo proposito abbiamo fatto una forte campagna di sensibilizzazione proprio nei confronti della Giunta Regionale”.

Dal punto di vista tecnico, il nuovo reparto ha una superficie di 300 metri quadrati ed è composto da 14 posti letto ad alta intensità più 4 a bassa intensità. Per quanto riguarda le apparecchiature medicali, la dotazione (per un valore di 482mila euro) comprende ventilatori polmonari, pompe infusionali, monitor multi-parametrici e pompe nutrizionali, oltre a un impianto di condizionamento in grado di filtrare il 99,9% dell'aria.

Il costo totale dell'intervento, realizzato in 150 giorni, è di 780mila euro: “La struttura - ha sottolineato il direttore del reparto di medicina e chirurgia d'urgenza Domenico Vallino – è pensata appositamente per gestire in modo autonomo e professionalmente qualificato qualsiasi tipo di paziente in condizioni d'urgenza. Tutto questo permetterà di alleggerire l'intasamento dei percorsi ospedalieri e rappresenta un premio importante per chi, in questi mesi, ha dato il meglio di sé in condizioni critiche”.

Icardi: “Avremo il triplo di posti nella terapia intensiva”

Per la Regione, però, questi numeri non possono bastare: “A marzo 2020 - ha annunciato l'assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi – siamo partiti da una situazione deficitaria, con soli 287 posti in terapia intensiva, in percentuale molti meno rispetto ad altre regioni italiane. Per questo abbiamo deciso di spostare 21 milioni dall'edilizia sanitaria creando, con risorse nostre, ulteriori 160 posti in intensiva e 120 in sub-intensiva; con i 299 posti previsti dal Piano Arcuri arriveremo ad avere il triplo di capienza rispetto all'anno scorso”.

L'impegno di agire prima di tutto a livello locale è stato confermato anche dal presidente Alberto Cirio: “Oltre a capire quali sono le nostre eccellenze – ha commentato – la pandemia ci ha reso consapevoli delle carenze: per questo non abbiamo aspettato ma ci siamo attivati direttamente per aumentare la capacità delle terapie intensive; abbiamo chiesto ai direttori dei vari presidi di inviarci entro settembre il cronoprogramma delle esigenze per intervenire ancora, se facciamo noi facciamo prima”.

Marco Berton

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