Una prima rete di ricarica rapida per veicoli elettrici a livello internazionale in Europa. È la proposta che è stata lanciata da Carlalberto Guglielminotti (amministratore delegato di NHOA, la ex Engie Eps nata al Politecnico di Torino e che oggi ha nuove risorse e nuovo management con l'ingresso della asiatica TCC) insieme a Roberto Di Stefano (ad di Free2Move eSolutions).
Un Atlante per muoversi in tutta l'Europa del Sud
Il progetto si chiama "Atlante" e coinvolgerà anche Spagna, Francia e Portogallo oltre all'Italia ("dove la penetrazione dei veicoli elettrici è ancora particolarmente bassa", dice Di Stefano), ma che dovrebbe "crescere 36 volte entro il 2030".Le colonnine, nei 4 Paesi, saranno 35mila in tutto. Molte delle quali in Italia e collocate lungo autostrade e vie a forte percorrenza. "Puntiamo a occupare il 15% delle quote di mercato", dice Guglielminotti."L'esigenza reale nel mondo della mobilità elettrica è avere molti punti di ricarica e veloci - sottolinea Guglielminotti - e noi abbiamo un piano molto ambizioso, che vogliamo realizzare molto in fretta: serve una rete capillare adeguata".
Un settore in cui la concorrenza per ora non è folta. "La concorrenza? Per ora non è abbastanza - dice ancora l'ad di Nhoa -: io stesso ho un'auto elettrica e a parte gli annunci non vedo le infrastrutture necessarie".
Accordo con Stellantis per facilitare l'uso della ricarica
E c'è pure un accordo con Stellantis, su questo fronte (visto che, insieme a Noah sono azionisti di Free2Move eSolutions) e che riguarda proprio quella rete di ricarica che il gruppo nato da Fca e Psa ha annunciato nella sua giornata dedicata alla mobilità elettrica, nelle settimane scorse. "Collaboreremo con loro per delineare una distribuzione capillare, ma anche una fruibilità per la clientela che sia il più semplice possibile", dice Di Stefano.
"I rapporti con Stellantis sono ottimi e forse non saremmo qui se non ci fosse stato questo tipo di accordo", aggiunge Guglielminotti.