Tantissime persone sono colpite dal diradamento dei capelli, ma come fare a capire se si tratta di un segnale che anticipa la calvizie oppure di un fenomeno dovuto ad altro?
Per approfondire, seguiamo i consigli degli specialisti dell'Istituto Helvetico Sanders che si occupano di calvizie da più di 30 anni e sono in grado di individuare le cause effettive dei problemi del cuoio capelluto.
Che cos'è il diradamento dei capelli
Si parla di diradamento quando la caduta graduale dei capelli fa intravedere il cuoio capelluto e questo fenomeno può riguardare tanto gli uomini quanto le donne. I primi sintomi consistono in un assottigliamento dei capelli e in un aumento dello spazio tra i capelli, fino a rendere visibile il cuoio capelluto in porzioni sempre più cospicue.
Il capello diventa più corto, si assottiglia, si miniaturizza e cade, poi il follicolo, successivamente, smette di produrre capelli e così il diradamento diventa sempre più esteso.
La causa principale del diradamento, quella legata alla calvizie, è l'ormone androgeno DHT, circa 4 o 5 volte più attivo del testosterone e prodotto dall’enzima 5-alfa reduttasi; il DHT potenzia l'attività dei recettori androgeni e provoca la calvizie androgenetica.
Ci sono altre cause possibili, quali i fattori psicologici che portano a una forma di alopecia areata per via di un forte stress.In questo caso, però, può trattarsi di una condizione transitoria, risolvibile eliminando la causa dello stress o della depressione.
Le abitudini alimentari scorrette sono un'altra causa del diradamento, poiché una dieta drastica oppure un'alimentazione sbilanciata può portare a un lieve diradamento.
In genere questi fattori non comportano un diradamento grave ed immediato, ma è bene capire quali sono le cause effettive prima di provare dei rimedi.
Va tenuto conto anche della caduta stagionale dei capelli, che comporta anche un diradamento in alcuni casi, ma questo si verifica esclusivamente nel passaggio dall'estate all'autunno e dall'inverno alla primavera.
I capelli diradati possono ricrescere?
Il consiglio più importante da seguire è: intervenire prima che il follicolo si atrofizzi, perché dopo non potrà più produrre capelli.
Agendo tempestivamente, invece, è possibile recuperare la propria chioma e rafforzare il cuoio capelluto tramite trattamenti specifici, ad esempio quelli basati su sostanze naturali.
Quindi la prima mossa da fare è non rimandare una visita specialistica del capello e decidere di agire subito, prima che la situazione peggiori.
Il diradamento riguarda anche le donne?
La risposta è sì, purtroppo il diradamento affligge anche le donne; questo fenomeno ha una progressione più lenta e si verifica in età avanzata, di solito.
Si tratta di un diradamento meno evidente che nell'uomo, è diffuso su tutto il cuoio capelluto, iniziando dal vertice e progredendo a raggiera.
Oltre alla causa genetica, gli altri motivi che possono provocare il diradamento dei capelli nelle donne sono la menopausa, le conseguenze del parto, le diete troppo rigide, le carenze nutrizionali, l’utilizzo di prodotti o trattamenti molto aggressivi, l’assunzione di estroprogestinici, le infezioni e le malattie endocrine.
Rivolgendosi a specialisti in calvizie è possibile fermare questo fenomeno e soprattutto scoprirne le vere cause, riuscendo a limitare gli effetti antiestetici dell'indebolimento dei capelli e della successiva caduta.