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Economia e lavoro | 22 settembre 2021, 09:15

La compagnia dei sapori piemontesi

Un viaggio nel Piemonte alla scoperta dei produttori di filiera corta

La compagnia dei sapori piemontesi

Malgrado le difficoltà logistiche legate ai rigidi protocolli previsti per il contrasto della Pandemia Covid 19, sono proseguite nel corso delle annualità 2020 e 2021 le attività di promozione e sostegno alla vendita del Progetto Compa – la Compagnia dei Sapori piemontesi, un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno della misura 16.4.1 del PSR della Regione Piemonte.

Decine di degustazioni didattiche si sono svolte nei weekend del 2020 e 2021 presso l’Agrilab di Barolo, lo spazio multimediale dedicato ai tasting creato nel 2017 nel complesso del Castello e del Museo del Vino. Durante queste giornate il pubblico di food-lovers italiani ed europei che ogni fine settimana visitano Barolo alla scoperta dei grandi vini e dell’alta ristorazione piemontese, hanno potuto incontrare i protagonisti della nostra agricoltura di eccellenza, dai formaggi della Cooperativa Terranuova, La Bottera, Cascina Raflazz, ai produttori di nocciole biologiche Piemonte Morgana del Re e Castagna Garessina La Volpe e il Mirtillo, ai produttori di vino, da Cantine Marrone, al roerino Francesco Rosso e la cantina del Dolcetto di Diano Michelino Veglio. Ma anche la Robiola di Roccaverano, il Castelmagno, il Riso di Baraggia e il Murazzano Dop a cui sono state dedicate giornate di degustazione in sinergia con Assopiemonte, partner del progetto. 

Grazie alla presenza dei produttori, ai supporti audio-video dello spazio e alla tecnologia Oculos 360 di video di realtà virtuale, i turisti enogastronomici non solo hanno avuto l’opportunità di conoscere le tecniche di lavorazione tradizionali e i protagonisti delle filiere corte e di immergersi nei paesaggi di riferimento dei contesti agricoli rappresentati, ma hanno altresì potuto acquistare i prodotti direttamente dalle aziende familiari presenti nello spazio e di lasciare i loro dati e riferimenti, per continuare a rimanere in contatto con le famiglie, al fine di fare nuovi ordini a distanza, e programmare spedizioni. Presso alcuni ristoranti di Barolo sono stati inoltre presentati alcuni menù che prevedevano i prodotti dei partner.  

Al centro della campagna lanciata da Agrilab in sinergia con i produttori del progetto e i social del festival Collisioni, la volontà di sensibilizzare il consumatore su forme diverse di acquisto, e la necessità di sostenere le piccole produzioni di filiera corta, di natura famigliare. Tale necessità ha fatto sentire la sua urgenza specialmente in un biennio dove i supermercati e la grande distribuzione l’hanno fatta da padrone, arrivando a incrementi anche del 20-40 percento, a discapito di quelle produzioni di eccellenza che ne sono rimaste sostanzialmente tagliate fuori. 

Lo ricorda bene Roberta Adami, titolare di Cascina Raflazz e produttrice di Murazzano Dop, miele, e altri prodotti biologici a Paroldo:

“Lockdown, marzo 2020, e adesso che si fa? Mentre i supermercati dei grandi centri venivano letteralmente presi d’assalto, la nostra azienda situata a Paroldo, con le sue produzioni di formaggi, miele, carne ovina e prodotti da forno era completamente isolata, senza la possibilità nemmeno di spostarsi e incontrare il cliente. Abbiamo dovuto mettere in campo vere e proprie strategie di sopravvivenza. Limitare fortemente la produzione di Murazzano Dop e Toma di Langa per prediligere formaggi a lunga stagionatura. Da subito, a marzo, abbiamo organizzato le consegne a domicilio pubblicando settimanalmente sui social l’offerta dei nostri prodotti e menù dell’agriturismo. Adattarsi ha richiesto sforzi economici e organizzativi importanti per una piccola realtà come la nostra, che sono stati però ripagati da un’ottima risposta dei clienti, con numerose persone che non ci conoscevano e che oggi vengono a trovarci e vengono a servirsi da noi, dandoci la forza e l’incoraggiamento per superare questo periodo, in attesa della tanto auspicata normalità”.

Ampio spazio nelle campagne Facebook e Instagram di Compa è stato riservato al racconto della pandemia agricola e ai suoi paradossi. Con animali che a Castelmagno continuavano a produrre latte e alberi che a Garessio erano carichi di castagne; materie prime eccellenti che non potevano essere destinati al formaggio o ai trasformati di castagna, perché con la chiusura di ristoranti e negozietti di paese questi prodotti non riuscivano più a incontrare il consumatore. Proprio per questo, grazie alla campagna Agri-Family Vibes, sui profili social del festival Collisioni (che raggiungono ogni giorno milioni di visualizzazioni in tutta Italia) si è voluto dar vita a veri e propri racconti fotografici, per raccontare le famiglie dell’agricoltura piemontese, e la loro quotidianità in tempi di lockdown al fine di riaffermare l’importante concetto che l’agricoltura di qualità esiste fin quando esisteranno famiglie disposte a fare sacrifici e a mettere la loro passione nel lavoro quotidiano, che spesso coincide con una scelta di vita. 

La campagna ha consentito di dar vita a una vendita diretta, che ha permesso di portare centinaia di pacchi nelle case dei piemontesi e di spedire in tutta Italia i prodotti agricoli, senza alcuna maggiorazione in un patto etico tra produttori e consumatori, come scelta di consumo consapevole dove l’acquisto non era soltanto acquisto di merci, ma immersione in una storia e in una filosofia produttiva. A partire dai prodotti, il progetto ha consentito inoltre di far conoscere le tante realtà eccellenti di agriturismi, visite in cantina e laboratori di trasformazione proposti dalle aziende, con cui il pubblico di Barolo e i follower della community virtuale sono potuti entrare in contatto non appena il quadro pandemico lo ha consentito, programmando i loro weekend green e visitando le aziende stesse alla scoperta dei protagonisti e del loro lavoro quotidiano.

Comunicato stampa

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