Il carrello elevatore è uno strumento fondamentale per chi lavora nell’ambito di gestione delle merci e movimentazione di carichi. Si tratta di un mezzo fondamentale per l’ottimizzazione del lavoro e dei flussi di magazzino, pertanto è presente in qualsiasi fabbrica, e non solo. Ad ogni modo, quando si parla di carrelli elevatori, normalmente, si pensa di fare riferimento ad un singolo strumento, tuttavia non è proprio così. Nel mercato, infatti, esistono diverse tipologie di carrelli per diversi tipi di lavoro (ad esempio gestione del magazzino, spedizioni, ecc.), pertanto è fondamentale scegliere quello giusto in base alle mansioni da svolgere. In caso contrario, si corre il rischio di acquistare un carrello non idoneo per il lavoro da porre in essere.
Carrelli elevatori frontali
Tra i modelli di carrelli elevatori maggiormente utilizzati ci sono i carrelli frontali, ovvero strumenti dotati di forche parallele molto pratiche e maneggevoli che permettono il sollevamento di merci in posizione frontale. Proprio per questo, tale carrello serve principalmente per spostare le merci che si trovano su pallet oppure pedane. È possibile trovare in commercio carrelli frontali con alimentazione elettrica, a gas, oppure a benzina.
Carrelli elevatori retrattili
Il carrello retrattile è una tipologia di carrello elevatore particolarmente indicata per lo stoccaggio delle merci in magazzino, grazie alle sue caratteristiche. Infatti, si tratta di uno strumento capace di passare anche nelle corsie più strette, e che può allargare o stringere la presa a seconda della dimensione della merce. Questo li rende particolarmente agili, anche in spazi di ridotte dimensioni. In genere, i carrelli elevatori retrattili sono alimentati con l’elettricità, pertanto possono essere utilizzati solo all’interno. Questo è sicuramente un aspetto positivo, in questo modo, infatti, è possibile ridurre a zero le emissioni e l’inquinamento (sia ambientale che acustico).
Carrelli elevatori fuoristrada
I carrelli fuoristrada, invece, come è facile intuire dal loro nome, sono dei carrelli da esterno e piuttosto prestanti. Essi sono progettati per i lavori da effettuare su terreni irregolari ed accidentati, come l’erba, la sabbia ecc. In genere, infatti, sono dotati di pneumatici misti, particolarmente adatti alle diverse tipologie di terreno. A seconda del modello hanno diverse altezze di sollevamento e il loro raggio di sterzata li rende ideali per l’utilizzo in aree di stoccaggio difficili da raggiungere.
Carrelli trilaterali e bilaterali
Infine, è bene precisare che i carrelli elevatori possono essere anche trilaterali o bilaterali, ed entrambi possono essere manovrati comodamente in corridoi stretti e con scaffalature fino a 14 metri. Il carretto trilaterale è dotato di una torretta che supporta le forche. Tale torretta ruota su sé stessa e ciò le consente di prelevare e depositare i carichi su entrambi i lati del corridoio e di posare i pallet sul suolo. I carrelli bilaterali, invece, sono dotati di una culla con forche telescopiche. Essi sono in grado di spostarsi più agevolmente nei corridoi più stretti, tuttavia, a causa delle loro caratteristiche strutturali, non possono depositare i carichi sul suolo e nemmeno posizionarli frontalmente.