Dieci mezzi in più con accompagnatori e un ufficio specializzato per avere nuove linee dopo Natale. Sono queste le prime due azioni messe in campo dall’assessore comunale all’Istruzione Carlotta Salerno per rispondere ai disservizi del trasporto scolastico disabili. Il 19 ottobre i genitori dei ragazzi che usufruiscono dei pulmini avevano messo una protesta davanti alla sede di 5T, che quest’anno organizza il servizio per conto del Comune, al grido di “i nostri figli non sono pacchi”.
Servizio con orari sballati e tragitti troppo lunghi
Negli scorsi giorni Edith Martinetto, mamma di Nicolò e presidente del Comitato per la garanzia del trasporto scolastico disabili Torino, aveva annunciato via Facebook “di tenere a casa il figlio da scuola per tutelare la sua salute”. Orari sballati e tragitti troppo lunghi le motivazioni.
Nuove linee dopo Natale
Problematiche che Salerno intende risolvere con “un ufficio specifico, composto da persone specializzate nella pianificazione di linee di trasporto per persone con disabilità, che si impegneranno per risolvere in tempi brevi le criticità più acute e pianificheranno nuovamente le linee in modo organico per la ripresa dopo le vacanze di Natale”.
Salerno in incognito sui bus
E l’assessora ha deciso di toccare di prima mano i problemi delle famiglie, recandosi ad inizio novembre in incognito sui mezzi e percorrere così alcune tratte insieme alle bambine, ai bambini e agli accompagnatori. “Dal giorno stesso – spiega - ho iniziato un confronto serrato con 5T rispetto alle loro difficoltà nella pianificazione delle linee e nella comunicazione con le famiglie, ho stabilito un confronto costante con i rappresentanti delle famiglie stesse, ho approfondito amministrativamente insieme agli uffici le caratteristiche dell’appalto”.
Prima di Natale 10 mezzi in più su linee critiche
Prima della pausa natalizia il Comune metterà a disposizione 10 mezzi in più “con autisti e accompagnatori, per servire le tratte più critiche e i casi di bimbe e bimbi che permanevano un tempo eccessivo sui mezzi o arrivavano a destinazione a orari incongrui”.