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Attualità | 03 febbraio 2022, 15:31

Studenti, venerdì due cortei verso il Gioberti. Il questore: “Cercheremo di favorire lo spostamento” [VIDEO]

Poca partecipazione per l’incontro in Prefettura, che ha visto presenti solo tre ragazzi. Pentenero: “Saranno due passeggiate consapevoli”. Carambino: “Gli studenti non possono dematerializzarsi, toccherà a noi disciplinare la movimentazione”

vincenzo ciarambino

Scarsa partecipazione dei ragazzi all'incontro con questura e prefettura

Una trattativa per pochi. Non ha visto la partecipazione di una vasta rappresentanza studentesca l’incontro avvenuto in Prefettura tra la Città di Torino, la questura e gli studenti per organizzare la giornata di manifestazione prevista domani.

Dopo le recenti tensioni, con cariche e manganellate cbe hanno sollevato più di una polemica, si è infatti giunti a un principio di accordo: due “cortei”, uno con partenza da piazza XVIII Dicembre e l’altro dal campus Luigi Einaudi, convergeranno al liceo Gioberti, ora occupato, simbolo della protesta studentesca.

A confermarlo il questore di Torino, Vincenzo Ciarambino: “Per quanto riguarda la manifestazione di domani sono ancora in corso delle interlocuzioni con il firmatario del preavviso, il Fronte della Gioventù comunista”. “Si sta riflettendo su due presidi fissi, che dovranno convergere in un punto d’arrivo: a noi toccherà disciplinare la movimentazione, consapevoli che gli studenti non possono dematerializzarsi in un posto e rimaterializzarsi in un altro, tenendo conto che parlano di centinaia di persone”, ha proseguito il questore. 

Di fatto quindi, pur essendo catalogata come presidio fisso, la manifestazione sarà itinerante: “Bisogna riflettere sulle modalità di trasferimento che mi auguro saranno disciplinate. Cercheremo di favorirlo in relazione all’impatto sulla città: la legge è legge e va applicata”, ha affermato Ciarambino, ribadendo la volontà di dialogare sempre con gli ragazzi. 

Studenti che, a onor del vero, hanno di fatto disertato l’incontro: appena tre i presenti, una giovane a titolo personale e due ragazzi dell’Avogadro, appartenenti alla consulta studentesca. La volontà, a detta loro, è quella di dare vita a una manifestazione pacifica. Il timore, invece, è quello che qualche infiltrato possa vanificarne il significato.

Si sarà una passeggiata consapevole che partirà da due luoghi e finirà al Gioberti” ha raccontato Gianna Pentenero, assessore alla Sicurezza del Comune di Torino. “L’obiettivo era aprire un dialogo, un confronto con loro. L’abbiamo fatto con chi ha deciso di partecipare, è stata una buona premessa per costruire un futuro dialogo e una futura condivisione di percorsi. Gli studenti chiedono una garanzia del loro diritto di manifestare”, ha concluso Pentenero.

Intanto, si è saputo che il 9 febbraio il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese terrà una informativa urgente sugli scontri avvenuti la scorsa settimana a Torino tra forze dell'ordine e studenti. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. 

Andrea Parisotto

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