La convivenza tra i camion della ex Caffarel e i tigli di via Gianavello si fa sempre più difficile a Luserna San Giovanni. Già in passato, l’azienda aveva segnalato all’Amministrazione comunale il disagio provocato ai mezzi dalle chiome degli alberi sul lato della strada che costeggia lo stabilimento. In quel frangente l’ipotesi dell’Amministrazione di abbattere le piante era stata contrastata dalla nascita di un comitato in difesa dei tigli.
Ora, alla luce delle prospettive di aumento del traffico dei mezzi in via Gianavello – legato anche alla nascita del polo di tostatura – l’azienda ha sollecitato il Comune di Luserna San Giovanni nell’individuare una soluzione. “Una quindicina di giorni fa siamo stati convocati dall’azienda che, a fronte della volontà di aumentare la produzione, e di garantire quindi il mantenimento dei posti di lavoro, ci ha chiesto di risolvere il problema di viabilità che incontrano i loro mezzi” annuncia il sindaco di Luserna San Giovanni, Duilio Canale. Uscendo dallo stabilimento e immettendosi in via Gianavello, in direzione della strada provinciale 161, infatti, i camion invadono la corsia di marcia opposta per evitare che i teloni vengano danneggiati dagli alberi che sono una ventina. “I mezzi si mantengono sul lato sinistro della strada, dove si affaccia il marciapiede, fino all’altezza dell’incrocio con il viale dei Tigli – racconta il sindaco –. Così, nel tratto, si mette a rischio il traffico pedonale, soprattutto quello dei bambini delle scuole medie che da via Marconi si immettono in via Gianavello”.
Con le prospettive di aumento della produzione in Caffarel, il traffico dei camion sulla via potrebbe raddoppiare: “L’ipotesi è che si passi dai cinque camion al giorno attuali ad una decina” afferma Canale.
Da qui, l’idea che l’Amministrazione sta prendendo in considerazione di abbattere i tigli e sostituirli con altre piante: “È una decisione difficile da prendere ma dobbiamo garantire la sicurezza dei bambini e dei posti di lavoro – dichiara il sindaco –. Si tratta comunque di piante ‘a fine carriera’ e decisamente invadenti. Possono essere sostituite con arbusti decisamente più adatti”.
Dal sindacato si attendono una soluzione che permetta di proseguire con l’investimento annunciato da Lindt & Sprüngli, proprietaria del marchio Caffarel: “Non è di nostra competenza la questione dei tigli, ma ci auspichiamo che si trovi un’intesa per permettere di realizzare quanto previsto nel piano industriale” commenta Alessandro Stella della Flai Cgil.