Dal papiro al fiore di loto, ma anche la palma e l’edera. Sono solo alcune delle piante che adornano il nuovo giardino del Museo Egizio che accoglie il pubblico nel cortile di ingresso.
Spazio verde aperto e videomapping
Uno spazio verde aperto gratuitamente da domani, mercoledì 29 giugno, che dal giorno successivo sarà animato da uno spettacolo serale di videomapping, da circa 7 minuti che proietta sui muri del museo immagini e luci colorate (spettacolo aperto gratuitamente e allestito per tutto il mese di luglio dalle 22 alle 24, dal giovedì al sabato).
Ispirato ai giardini del Nuovo Regno (1539-1076 a. C.) è stato curato da un team di egittologi internazionale composto da Johannes Auenmuller, Divina Centore e Cedric Gobeil.
Le trasformazioni del Museo Egizio per il 2024
Il progetto dedicato alla “Flora dell’Antico Egitto” è primo assaggio del programma previsto per il 2024, in occasione del bicentenario del Museo. Un percorso di trasformazione dell’Egizio composto da cinque progetti di ricerca, alta tecnologia e restituzione alla città.
Questo primo tassello, sarà seguito nel 2023 da un rinnovo della stessa corte interna seicentesca che sarà coperta da una cupola in acciaio e vetro, in stile British Museum, al di sotto della quale ci sarà un giardino egizio permanente più esteso e di cui quello inaugurato oggi sarà la prima parte.