"Non manca nessun ingrediente al vocabolario omofobo, sessita e strumentalmente paranoico dei movimenti Pro Vita: 'lobby gay', 'ideologia gender', 'colonizzazione ideologica'. Lo stesso del FUAN, che sproloquiando di 'beffa fiturista" ha affisso adesivi contro il segno 'scwha' nelle sedi universitarie di Torino. I neofascisti e gli antiabortisti, quelli che spadroneggiano già in Piemonte minando il diritto all'aborto, grazie alla sponda di Fratelli d'Italia, sperano di trovare la stessa sponda nel prossimo governo. Sappiano che troveranno soprattutto opposizione, senza tregua" - è il commento del Capogruppo di Liberi Uguali Verdi e neoeletto alla Camera con Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, alle dichiarazioni del portavoce di Pro Vita & Famiglia, Jacopo Coghe, in merito alla Strategia Nazionale Lgbt+ 2022-25 promossa dal Governo Draghi, e ai fatti avvenuti al Campus Einaudi di Torino.
"L'unica cosa vera nel delirio di Coghe è che questa mossa del governo Draghi avviene in extremis: in extremis perché siamo vergognosamente in ritardo sui diritti pieni per le persone Lgbtqi+" - prosegue Grimaldi. - "Mi aspetto da qualunque governo che non metta i diritti fondamentali nelle mani di un sondaggio pilotato da gruppi fanatici o di chi chiede di 'tenere pulita l'università', ma guardi a ciò che in tutta Europa viene garantito da tempo".














