E' passata in giudicato ed è definitiva da oggi l'assoluzione dell'ex pm di Torino Andrea Padalino, che era imputato con rito abbreviato a Milano per corruzione in atti giudiziari e abuso d'ufficio in un'inchiesta su presunti 'favoritismi' nella Procura piemontese.
Il magistrato, difeso dall'avvocato Massimo Dinoia, era già stato assolto lo scorso gennaio in primo grado e oggi la Corte d'Appello milanese ha confermato l'assoluzione dichiarando inammissibile il ricorso della Procura. Ricorso che, infatti, come raramente accade (è successo di recente nel processo Eni-Shell/Nigeria), la Procura generale, col sostituto pg Gemma Gualdi, ha deciso di non portare avanti, con formale rinuncia, in secondo grado. Da qui la inammissibilità dell'impugnazione dei pm dichiarata dalla seconda Corte d'Appello (presidente del collegio Angela Fasano).
L'inchiesta, nella quale sono stati contestati, a vario titolo, anche i reati di falso e peculato nei confronti di altre persone, era stata trasferita in passato per competenza territoriale da Torino a Milano (sede giudiziaria che si occupa dei reati commessi da magistrati torinesi) dove è stata coordinata dagli aggiunti Eugenio Fusco e Laura Pedio.