Il primo lato è fatto. Durante le Feste sono andati avanti i lavori di sostituzione delle coperture del vecchio Stadio Filadelfia, dove si allena il Torino di mister Ivan Juric. Un intervento che sta richiedendo parecchio tempo e l'utilizzo di mezzi pesanti per sollevare operai e strumentazione da sistemare al posto delle vecchie "Vele", finite al centro del mirino dei residenti per i problemi di rumore e sicurezza.
La sostituzione sta procedendo in maniera costante e metodica. Con l'inizio del 2023 si è concluso il primo lato del campo, quello affacciato proprio su via Filadelfia, mentre rimangono ancora attive le coperture "precedenti" in via Spano e nei brevi tratti che si affacciano su via Giordano Bruno.
L'auto che "si oppone"
Un lavoro che va avanti tutti i giorni, nonostante alcuni intoppi. Per esempio la presenza "orgogliosa" di un'utilitaria grigia che ormai da settimane è ferma sempre nello stesso posto (forse i proprietari sono in vacanza o non hanno necessità di usarla) tanto da aver costretto gli operai ad "aggirarla" con la recinzione del cantiere e procedere oltre.
Il precedente della bici "imprigionata"
Una situazione simile si era verificata qualche settimana fa all'altezza dell'ingresso principale, dove sono iniziati i lavori di sostituzione: una bicicletta era stata lasciata legata agli stalli preposti per il parcheggio dei mezzi a pedali. Stalli che sono stati inglobati dal cantiere e, dunque, bicicletta che è rimasta "ostaggio" dei lavori.
La polemica del passato
L'intervento per la sostituzione delle vele si è reso necessario dopo che, con il nuovo corso tecnico del Torino, l'allenatore ha voluto riparare da occhi indiscreti la preparazione e le sedute tattiche dei suoi giocatori. A differenza di quanto fatto prima (anche dal compianto Sinisa Mihajlovic), ai dispositivi che si alzavano e abbassavano secondo la necessità si sono sostituite tende fisse, legate alla struttura di ferro per metà della loro lunghezza. L'effetto, a parte garantire la privacy, ha mostrato non pochi difetti dal punto di vista pratico: rumore (in caso di vento o intemperie che facessero sbattere le vele come lenzuoli) e sicurezza, visto che spesso le raffiche facevano staccare parti della vela, compresi gli anelli in ferro che la tenevano ai montanti.
La protesta è in breve montata tra i residenti, con tanto di lenzuoli di protesta e raccolta firme. Fino all'attuale, nuova sostituzione con tende in grado di nuovo di sollevarsi e abbassarsi a comando.