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Viabilità e trasporti | 23 marzo 2023, 09:36

Venaria, svolta per la viabilità: entro il 2023 il cantiere per il nuovo ponte sul Ceronda

Il bando è stato pubblicato dalla Città metropolitana e ha un importo di oltre 6,7 milioni di euro

progetto per costruire un ponte

Uno dei progetti legati al ponte sul Ceronda, a Venaria

Sta per scadere il  bando di gara per la realizzazione del Nuovo Ponte sul torrente Ceronda nel Comune di  Venaria Reale e per le altre opere necessarie a migliorare l'accessibilità della Reggia di Venaria da nord.

Lo aveva pubblicato la Città metropolitana di Torino con un importo di lavori pari a 6.762.299 euro. L'aggiudicazione avverrà con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ed una tempistica  di 540 giorni, riducibili sulla base dei criteri di gara oggetto di offerta.

Il bando è stato prorogato di qualche giorno per un problema tecnico alla piattaforma online che raccoglie le domande.

Mercoledì 22 marzo si è fatto il punto durante la seduta della seconda Commissione consiliare convocata dal Comune di Venaria alla presenza tra gli altri del sindaco di Venaria Fabio Giulivi, consigliere metropolitano, del vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo con l'ingegner Matteo Tizzani, dirigente della viabilità di Città metropolitana di Torino, che ha il ruolo di stazione appaltante, realizzazione e acquisizione definitiva a patrimonio stradale dell'Ente.

Presenti anche i tecnici di Regione Piemonte e del Consorzio della Venaria reale, coinvolti nella progettazione e in quota parte nel finanziamento.

Soddisfatto Fabio Giulivi, sindaco della Città di Venaria Reale e consigliere metropolitano: "Dopo 23 anni si dà finalmente attuazione all'accordo di programma stipulato nel 1999. La Città metropolitana di Torino, che ha il ruolo di stazione appaltante per la costruzione di un nuovo ponte sul torrente Ceronda in sostituzione del vecchio Castellamonte, si è molto impegnata in questo progetto, garantendo una gestione efficiente ed efficace dell'intero processo di appalto. La costruzione del nuovo ponte rappresenta una grande opportunità per l’intero territorio: il progetto dell’opera pubblica risponde ai più elevati standard strutturali e di sicurezza idraulica. Si tratta di un progetto molto atteso, nato con l'obiettivo di rendere facilmente accessibili e fruibili le numerose attrazioni del territorio, tra cui la Reggia di Venaria, il nostro centro storico, il Parco regionale La Mandria oltre ad un'area ove sorgono importanti siti produttivi. Inoltre, diventa più fluida la mobilità sulla SP1 e la creazione di due rotatorie, una su ogni sponda del ponte. Tutti i pareri tecnici  sottolineano quanto l’attuale ponte possa diventare pericoloso in caso di alluvione: il nuovo ponte contribuirà a rendere il territorio più sicuro ed a migliorare la viabilità in una zona nevralgica del nostro Comune".

Il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo ha ribadito  “l'importanza dell'ente di area vasta per lo sviluppo del territorio ed ha sottolineato il valore di un'opera strategica per la viabilità, la messa in sicurezza e la valorizzazione turistica di Venaria reale".

Il nuovo ponte è un’opera indispensabile fin dall’alluvione del 1994: il progetto ha avuto una gestazione molto lunga ma che ora vede finalmente tempi certi per la realizzazione: il cantiere – come ha confermato la Città metropolitana di Torino – sarà avviato nella seconda parte di quest’anno.

Al termine dei lavori, saranno più raggiungibile e fruibili la Reggia, il centro storico di Venaria ed il Parco della Mandria, si avrà un nuovo ponte sul Ceronda ed una nuova sistemazione viaria della Strada provinciale 1.

La seduta della Commissione consiliare è servita anche per chiudere alcune polemiche sulla demolizione – obbligatoria per ragioni di sicurezza pubblica e richiesta fin dalla fine degli anni ‘80 – dell’attuale ponte Castellamonte che non ha vincoli della Soprintendenza: durante i lavori sarà sostituito da un ponte provvisorio per limitare i disagi al traffico.

Il ponte nuovo sarà compreso tra due rotatorie: una in sponda sinistra da realizzarsi sulla Sp 1 delle Valli di Lanzo (denominata rotatoria Stefanat) e una in sponda destra (denominata rotatoria Castellamonte).

comunicato stampa

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