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Attualità | 29 marzo 2023, 17:55

"Cosa ne sarà di corso Marconi?": i cittadini scrivono al Comune per avere chiarimenti

La prima tranche dei lavori dovrebbe essere conclusa a dicembre 2023, ma intanto il Comitato Salviamo Corso Marconi chiede delucidazioni sul futuro dell'intero quartiere: "Interventi senza un piano organico, qual è lo scopo finale?"

corso marconi lavori

"Cosa ne sarà di corso Marconi?": i cittadini scrivono al Comune

I lavori per la pedonalizzazione di corso Marconi proseguono, anche se in ritardo, ma nel frattempo cittadini e residenti tramite il Comitato Salviamo Corso Marconi hanno fatto espresso perplessità e dubbi sull’intera opera in corso: “Quali finalità si vogliono raggiungere con un incremento degli spazi pedonali e della sicurezza dei complessi scolastici? Come sarà gestito il tratto di corso Guglielmo Marconi tra via Madama Cristina e via Nizza in attesa di un futuro eventuale completamento del progetto?” domandano in una lettera indirizzata all’Amministrazione e alla Circoscrizione 8. 

I cittadini lamentano prima di tutto una scarsa comunicazione tra l’ente e il pubblico sul progetto realizzato tramite fondi europei per un totale di oltre 1 milione e 200 mila euro che definiscono: “Un intervento fine a se stesso che non risponde alle reali esigenze e utilità, ed è fonte di disagi per i residenti, negozianti e quanti vivono e lavorano nella zona”.

Vogliamo capire cosa se ne vuole fare di corso Marconi e del quartiere in senso più ampio - spiega il presidente del Comitato, Marco Saverico -. Non c’è una visione complessiva del progetto. Questi interventi fatti nella zona storica di corso Marconi sono senza un piano organico che ne definisca una destinazione d’uso”. 

Le richieste 

Il Comitato, costituito nel 2012 impedì la costruzione di un parcheggio privato nel sottosuolo dello stesso corso. Dopo questa lettera, sta valutando altri interventi per avere un riscontro sulle numerose richieste dei cittadini. 

Tra queste spicca quella di chiedere al Comune “un indispensabile Piano della Mobilità per tutto il quartiere, da corso Vittorio Emanuele almeno fino a corso Raffaello (se non corso Dante)”. 

In questo modo secondo il Comitato si definirebbero “sensi unici, spazi pedonali e parcheggi dopo tante scelte estemporanee e talvolta improvvisate, in un quartiere ancora sconvolto dai lavori per il Teleriscaldamento, mal gestiti e talvolta ancora da completare dopo troppi rappezzi e tacconi”.

Tra le altre domande rivolte all’Amministrazione quelle riguardo l’inizio dei lavori tra via Ormea e corso M. D’Azeglio, su eventuali nuovi posti auto, sull’installazione di un nuovo servizio igienico dopo la soppressione di quello di via Ormea, ma soprattutto un’attenzione particolare nelle ore serali alla Movida di San Salvario. 

Tra le altre richieste, la piantumazione di nuovi alberi, accessi e percorsi dei mezzi di soccorso e dei mezzi di servizio, segnaletica adeguata, attenzione all’accessibilità e fruibilità degli spazi.

Infine, al centro della preoccupazione dei cittadini anche la futura viabilità nelle strade limitrofe al corso: “marciapiedi e pavimentazioni stradali al limite della praticabilità e sicuramente non agibili per le utenze deboli” fanno notare. 

Fine prima tranche dei lavori per dicembre 2023

Intanto, la prima tranche dei lavori che interessano corso Marconi dovrebbe concludersi entro dicembre 2023. “Ci sono piccoli ritardi fisiologici anche legati all’approvvigionamento dei materiali e dei costi. Costi che le imprese e la città sta cercando di tamponare” aveva già annunciato il presidente Massimiliano Miano. 

Chiara Gallo

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