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Economia e lavoro | 31 marzo 2023, 23:30

Tutto quello che c'è da sapere sul viaggio dei 3 sorsi per degustare il Fernet-Branca

Quando si sorseggia un amaro, magari a fine pasto dopo una piacevole serata tra amici, si tende a soffermarsi su una serie di aspetti collaterali

Tutto quello che c'è da sapere sul viaggio dei 3 sorsi per degustare il Fernet-Branca

Quando si sorseggia un amaro, magari a fine pasto dopo una piacevole serata tra amici, si tende a soffermarsi su una serie di aspetti collaterali come la compagnia, il momento o l’ambiente circostante, ma quando ci si trova davanti ad un Amaro alle erbe come Fernet-Branca è difficile riuscire a concentrarsi su qualcosa che non sia il suo sapore unico, il suo carattere così intenso e deciso e, quasi inconsapevolmente, a volerne sapere di più sulla sua storia.

Noto, in origine, proprio per le proprietà mediche e digestive date dalla combinazione di 27 tra erbe, spezie, radici e fiori che conferiscono a questo distillato il suo inconfondibile gusto, il prodotto di punta delle distillerie Fratelli Branca è riuscito negli anni a differenziare la sua immagine e viene oggi consumato in molteplici modi: liscio con ghiaccio, unito a Coca-Cola o Chinotto, o come ingrediente per dare vita a long drinks e cocktails in grado di incuriosire e conquistare generazione dopo generazione creando un inaspettato e piacevole filo conduttore che unisce gusti e aspettative diverse. A quasi 180 anni dalla sua invenzione, che ricordiamo avvenne per mano di Bernardino Branca nel lontano 1845, ancora oggi il Fernet-Branca mantiene la sua ricetta originale, segretissima, e suo il processo di produzione è rimasto invariato o, dove possibile, raffinato proprio per assecondare le logiche del motto aziendale “Novare Serbando” nell’ottica di migliorare costantemente mantenendo sempre salde le radici e il rispetto per la tradizione.

È evidente che alle spalle delle distillerie Fratelli Branca e del loro prodotto di punta, il Fernet, si cela molto più di un semplice amaro: l’insieme dei valori aziendali, la storia e il gusto unico di questo distillato raffinato con tanta cura, impongono per il Fernet-Branca una degustazione che sia degna di questo nome e che, la stessa azienda, identifica con un viaggio sensoriale, un’avventura vera e propria che deve necessariamente essere suddivisa in tre momenti.

È così che nasce l’idea del viaggio in tre sorsi:

1.      Il primo si identifica con la rivelazione: è come l’incipit di un romanzo in cui il nostro eroe, il Fernet, mostra le sue caratteristiche senza tuttavia svelarle interamente, così da tenere viva la curiosità nel viaggiatore. La promessa è quella di un segreto che, in questa prima fase, rimane vivo per essere poi rivelato in seguito. È in questo primo sorso che ci si abitua gradualmente alle note più amare di Colombo e Mirra e al carattere deciso della Genziana;

2.      Il secondo rappresenta l’inizio vero e proprio del viaggio: qui il coraggioso avventuriero potrà assaporare l’ampio ventaglio di spezie ed erbe che compongono la struttura complessa del Fernet Branca. Il palato, già preparato dal primo sorso alle note amare e decise, percepirà ora i sapori speziati che contraddistinguono la Zedoaria, della famiglia dello zenzero, e il sapore pieno della Camomilla;

3.      L’ultimo sorso, infine, metterà insieme tutti i pezzi e sarà decisivo per comprendere la ricchezza complessiva dell’amaro.

Alla fine di questo viaggio, diversamente da come spesso accade, non rimarrà un senso di tristezza, bensì di piacere, per l’avventura vissuta, e di arricchimento per l’esperienza maturata. Anche perché, dopo l’ultimo sorso, il palato è finalmente predisposto per accogliere tutti i sorsi successivi che continueranno a rappresentare una piacevole scoperta.

Conoscere la ricetta del Fernet-Branca è impossibile, viene tramandata segretamente tra gli amministratori che si succedono alla guida dell’azienda da centinaia di anni, ma comprenderne la sua complessità in questo viaggio di tre sorsi può avvicinarci ad un aspetto molto più importante della sua composizione, ovvero il suo spirito intrinseco.

È allora chiaro perché quando si chiede un Fernet-Branca non ci si può banalmente limitare a sorseggiarlo mentre ci si guarda attorno: la sua natura, per essere compresa e realmente apprezzata, deve prima essere scomposta e poi ricostruita. Solo allora si avrà la sensazione di vivere la storia che da anni le distillerie Branca tramandano senza esitazione.

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